SAPERE CHI SIAMO VERAMENTE (NEL PROFONDO) SERVE A CAMBIARE
di STEFANO D’ANDREA
La maggior parte della conoscenza di noi stessi, della consapevolezza delle storture psichiche derivate da processi educativi, pur, eventualmente, per tanti versi, eccellenti, la si può acquisire dopo i 45 anni.
Molti non sanno nemmeno che in età adulta la crescita e maturazione consistono esclusivamente in questo superamento di noi stessi e che, proprio per questa ragione, il livello raggiungibile è elevatissimo. Perciò credono a guru men che modesti, che insegnano la via per “ritrovare se stessi”.
E molti che sanno, non vogliono e rimuovono, finendo per essere clienti di quei guru, oppure divenendo a vita narcisi patologici o comunque depressi cronici.
Eppure, raggiunta una certa età, superare se stessi, lasciare continuamente indietro ciò che si è stati e diventare parzialmente altro, quindi cercare il proprio io per tagliarlo, limitarlo, mutarlo e superarlo, è la principale ragione di vita, anche al fine di poter insegnare ai figli non soltanto ciò che si è stati ma anche ciò che si è diventati, e perfino, quando i figli hanno una certa età, e possono capire, ciò che si sta tentando di diventare.
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