LO STATO PUÒ
di STEFANO ROSATI
Sono stato alla presentazione del libro di Bettini “A sinistra. Da capo”.
Sala gremita, pubblico silenzioso.
Bettini e Bertinotti di un altro livello rispetto agli altri relatori (Smeriglio, Cristallo, Maiorino), a dire il vero impalpabili; il che, considerato il rango degli incarichi da questi ricoperti, fa davvero male.
Mi ha colpito il nichilismo di Bertinotti. Ha detto due cose principalmente.
1) Il PD deve sciogliersi per il bene della ‘sinistra’. La platea (di sinistra) ha applaudito (unica volta della serata) animata da un risentimento verso il PD che non mi aspettavo nell’area di riferimento. Ma francamente non vedo partiti, gruppi associazioni a sinistra del PD che siano migliori del PD (Rifondazione, Possibile, + Europa, Sinistra Italia, Articolo 1, sardine). Mi sembrano partiti, gruppi, associazioni che aggiungono altri difetti a quelli del PD.
2) ”Il popolo sceglie il governo, il mercato gli dice cosa fare”, pronuciato da Bertinotti come una massima sempre vera, immutabile. Bertinotti dimentica però di considerare quanti strumenti di controllo del mercato, di ingabbiamento del capitale, erano previsti dalla Costituzione e dalla legislazione della prima Repubblica. La verità è che il capitale fa al popolo tutto quello che il popolo consente che il capitale gli faccia e quindi il capitale fa al popolo tutto quello che il popolo merita che il capitale gli faccia.
Tramite lo Stato, il potere di condizionare, vincolare, limitare addirittura escludere il mercato, esiste. Dire il contrario è smentito dalla storia.
Detto questo, visti il tenore e la profondità delle critiche mosse durante la presentazione alle scelte compiute dal PD negli ultimi decenni, decidere di allearsi con i 5Stelle per avere un leader presentabile (ossia che piace all’establishment) e che riempie le piazze (Conte) e per riprendersi un po’ del proprio elettorato andato con i 5stelle mi sembra contraddittorio, figlio di quell’ansia di governare a tutti i costi che ha distrutto il PD nel suo voler essere sinistra “di governo”.
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