UN SOCIALISTA NON DEVE DARE L’ESEMPIO
di MARCO COSTI
Lasciamo ai capitalisti la tiritera sull’identificazione tra Stato e cittadino.
Una delle critiche principali di chi avversa il socialismo sta proprio nell’idea del pauperismo e del fatto che un socialista non riconoscerebbe la naturale vocazione umana all’arricchimento.
È tutto l’opposto: proprio perché riconosce che ogni cittadino ha come interesse il guadagno personale, è lo Stato a doverne limitare gli effetti sui diritti.
Questo era riconosciuto dai Padri Costituenti nell’art. 3 della Carta.
Su questo principio, è lo Stato e chi lo rappresenta che deve indicare la strada, non il cittadino, che sia o non sia socialista.
Confondere i fini di uno Stato, la ragione essenziale della sua esistenza, con la responsabilizzazione coatta del singolo, è il trucco con cui il capitalista si fa i fatti propri da sempre.
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