Qui sotto una interessante ed informale conversazione, tratta da facebook, sulla constatazione e sugli eventuali motivi che hanno spinto i centri decisori statunitensi in un vicolo cieco dal quale sarà pressoché impossibile uscire senza traumi drammatici. Un tema che il sito ha sfiorato in più occasioni ma che dovrà diventare centrale nella propria ricerca. Buona lettura, Giuseppe Germinario
Di recente ho dialogato con Roberto Negri e Persio Flacco intorno a una domanda che a mio avviso è LA domanda: “come mai gli Stati Uniti e in genere l’Occidente hanno commesso un errore di valutazione epocale, nel conflitto ucraino?” (hanno sbagliato il calcolo della correlazione di forze Occidente-Russia sul piano militare, economico e politico, in parole povere hanno sbagliato di grosso TUTTO). L’amico Cristiano Nisoli ha commentato “thread spettacolare”. Stimo Cristiano, a questo punto gli credo e riporto il thread in un apposito post.
Roberto Negri
Roberto Buffagni bazzicando regolarmente, soprattutto in quest’ultimo anno, pagine e analisti di cose militari, il concetto di rivoluzione del modern warfare è non solo ricorrente ma anche sempre più codificato, con qualcuno che, nonostante la bandiera stelle e strisce, si spinge fino all’ammissione che la dottrina militare russa è estremamente più avanti sotto questo profilo. Certo un trentennio di guerre contro avversari non probanti non aiuta, ma la pigrizia mentale (chiamiamola così per ora, in attesa di spiegazioni più convincenti che senz’altro ci saranno) delle alte sfere militari statunitensi, e non solo dei generali da rotocalco, continua ad apparirmi stupefacente.
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Roberto Buffagni
Roberto Negri Sì, è un enigma. Ci sto ragionando da un pezzo, salvo imprevisti ne voglio scrivere a cavallo di Ferragosto. È la domanda principale.
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Persio Flacco
Roberto Negri Una ipotesi potrebbe essere il sistema delle “porte girevoli” tra alti gradi delle FFAA e industria militare, e il sistema di finanziamenti condizionati che questa elargisce a Think Tank che elaborano strategie e dottrina militare.
In un certo senso si potrebbe dire che in occidente l’arte della guerra sia stata privatizzata e subordinata alle esigenze delle fabbriche di armamenti.
Alle quali importa primariamente rendere profittevoli i loro prodotti, ed è sulla base di questa priorità che commissionano le elaborazioni strategiche e tattiche che diventano poi dottrina nelle accademie militari e linee guida dello stato maggiore.
In Russia sembra essere il contrario: è l’industria che deve adattarsi alle strategie militari.
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Roberto Buffagni
Persio Flacco C’è sicuramente anche questo. Quello che a me interessa di più sono le “amiche sembianze” e le “reti” di cui si è servita la dea Ate per accecare gli occidentali. Ate, la dea che acceca, «da principio seduce l’uomo con amiche sembianze, ma poi lo trascina in reti donde speranza non c’è che mortale fugga e si salvi» (Eschilo, I persiani, 96-100)
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Roberto Negri
Persio Flacco Roberto Buffagni vero, ma tendo più a vedere questa innegabile dinamica come l’infrastruttura funzionale di scelte che in realtà dipendono da altre istanze (da esplorare meglio), anche se senza dubbio il sistema delle revolving doors, oltre a porle in atto, le amplifica e potenzia.
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Roberto Buffagni
Roberto Negri Secondo me la causa originale è culturale in senso proprio, il combo tra il presupposto illuministico che Kant così definisce, “«L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità di cui egli stesso è colpevole. Minorità è l’incapacità di servirsi della propria intelligenza senza la guida di un altro.”, ossia la negazione del peccato originale (nel linguaggio simbolico della religione) e (in linguaggio laico) la negazione del mistero dell’uomo e della storia, del fatto che l’uomo è in larga misura ignoto a se stesso e che la storia non è razionalmente controllabile; più la specifica declinazione che questo principio illuministico assume negli Stati Uniti, ossia la sua ibridazione con l’eccezionalismo puritano e il senso di predestinazione a redimere il mondo che ne consegue, con l’effetto di maestosa eterogenesi dei fini che ne deriva. Se a questo combo tu aggiungi la condizione di possibilità di un experimentum storico-pratico, ossia l’impunità garantita dallo status di unica grande potenza mondiale che gli USA hanno goduto per trent’anni, allora vedi che in un certo senso illuminismo e sua declinazione occidentalista-americana “si conformano al loro concetto” per esprimersi con Hegel, cioè fruiscono della possibilità reale di diventare nella realtà effettuale quel che erano logicamente in potenza. Era la tutela dell’equilibrio di potenza, che costituisce il limite della realtà, a impedire che il suddetto combo si realizzasse compiutamente nell’effettualità storica (lo stesso accadde per il comunismo, anch’esso soggetto a una maestosa eterogenesi dei fini, che ha retto sinché si è ibridato con il nazionalismo russo di Stalin). Così è detto male e troppo frettolosamente ma sono abbastanza persuaso che il punto chiave sta lì.
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Roberto Negri
Roberto Buffagni premesso che non è detto affatto male, tendo a concordare. Del resto anche la semplice empiria ci dice che l’ultimo trentennio, rimaste immutate una serie di precondizioni antropologico – culturali, ha visto un’accelerazione e dispiegamento di dinamiche presenti in sottofondo ma che in qualche modo avevano trovato fino ad allora un limite, o forse semplicemente degli elementi di auto-moderazione. Detta malissimo, certamente è saltato un argine che però è, a mio modo di vedere, non solo materiale, come con ragione ma forse in modo eccessivamente semplificatorio si tende a riassumere. Il problema è che non vedo risorse intellettuali in grado, o forse più semplicemente nelle condizioni, di sollevare il tema nell’America di oggi. Ripensarsi è difficile per tutti, e per gli imperi in crisi probabilmente quasi impossibile.
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Roberto Buffagni
Roberto Negri Qualcuno c’è, mica tanti ma qualcuno c’è. Il punto culturale essenziale è, a mio avviso e se ho ragione dicendo che si tratta di un combo tra specificità americana e fondamento dell’Illuminismo, è che la critica alla specificità americana è relativamente facile, mentre è immensamente difficile la critica al fondamento dell’Illuminismo perché l’Illuminismo è il fondamento di tutto il pensiero degli ultimi due secoli (anche quello che vi si oppone ovviamente). Hai detto nulla! Ci sarebbe anche una specie di prova a contrario, ossia il fatto storico palese che le grandi due potenze emergenti, Cina e Russia, che hanno esperito direttamente uno degli esiti possibili dell’Illuminismo (il comunismo), una volta constatatane l’impraticabilità storica ossia una volta che si sono scontrate con l’eterogenesi dei fini da esso innescata, hanno fatto un salto culturale all’indietro, verso la loro tradizione pre-illuministica (o almeno ci provano, anche per usarla come teologia civile): per la Cina il confucianesimo (che è poi una versione essoterica del Taoismo) e per la Russia la cristianità ortodossa. Nessuno ovviamente ha idea se il moto all’indietro, letteralmente “reazionario”, di Cina e Russia potrà attecchire e funzionare, ossia ritrovare la falde acquifere delle due antiche tradizioni pre-illuministe in un contesto moderno, di civiltà industriale; ma il salto all’indietro c’è stato, questo è indubbio.
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Roberto Negri
Roberto Buffagni problema aperto/suggestione: a tuo modo di vedere gli Stati Uniti hanno un “altrove” fondativo a cui tornare come Russia e Cina? Il tema è straordinariamente interessante.
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Roberto Buffagni
Roberto Negri No. L’altrove fondativo degli USA, una volta scartato l’Illuminismo, è il puritanesimo protestante, che dal pdv religioso e culturale è già attivo nella forma della “Woke Church”. Più indietro ci sono le religioni degli autoctoni ma quelle direi che sono affatto impraticabili
. Noi, inteso come noi europei, un altrove ce l’avremmo ed è la civiltà cristiana, “Europa oder Christenheit” di Novalis, ma non è in buona salute, nè nella versione protestante né nella versione cattolica. Però c’è. Specie nella versione cattolica, che integra parzialmente la civiltà classica greco-latina, ha discrete possibilità di essere resuscitata con successo.
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Roberto Negri
Roberto Buffagni concordo, per quanto distorto anche secondo me sono già nel loro ubi consistam. Ed è un problema. Quanto a noi, molti sembrano avervi rinunciato. Speriamo.
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Cristiano Nisoli – Discussioni
Roberto Negri thread spettacolare
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Roberto Buffagni
Cristiano Nisoli – Discussioni Grazie Cristiano
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