La tentazione di Urso: mettere i cinesi a bordo di Innocenti e Autobianchi (ciao ciao Stellantis)
DA START MAGAZINE (Di Carlo Terzano)
Secondo il Sole 24 ore il ministero retto da Adolfo Urso sarebbe al lavoro per sottrarre a Stellantis i marchi Innocenti e Autobianchi così da sfruttarli per ingolosire le Case cinesi e spronarle a investire nel nostro Paese. Nuova guerra sull’italian sounding in vista? Fatti, nomi e approfondimenti
Che ormai di Carlos Tavares il governo italiano non si possa più fidare è un dato di fatto. Mentre il Ceo di Stellantis continua a ripetere che il nostro Paese resta centrale nella politica industriale del Gruppo italo-francese che ha nel portafogli, tra i vari marchi, Fiat, Alfa Romeo e Lancia (“L’Italia è uno dei tre pilastri di Stellantis nel mondo, insieme e Francia e Stati Uniti. E resterà tale” dichiarava al Sole 24 Ore il manager portoghese solo lo scorso 19 marzo), gli ultimi numeri sgranati da Fim-Cisl provano che la produzione della multinazionale entro i nostri confini nei primi sei mesi del 2024 è calata ancora e che per quest’anno dovrebbe assestarsi attorno alle 500mila unità, cifra ben lontana dal milione (poi portato a 1.3) voluto dal governo. E tra la 500 algerina, la Panda serba, la Topolino marocchina sarebbe stato del resto difficile attendersi il contrario. Per questo, rivela il quotidiano di Confindustria, nel dicastero di Adolfo Urso una task force super segreta starebbe lavorando a una possibilità inedita: attirare i cinesi mettendo a loro disposizione brand storici come Innocenti e Autobianchi. Che però sono di Stellantis.
L’IMPORTANZA DELL’ITALIAN SOUNDING
Certo, né Innocenti né Autobianchi sono marchi che, per usare le parole di Paolo Conte in una vecchia canzone sanno “di vernice, di donne, di velocità”, ma l’esecutivo di Giorgia Meloni confida nell’italian sounding, ovvero spera che all’orecchio dei cinesi suonino folkloristiche, potenti e prestanti come i nomi Ferrari o Maserati.
Se la situazione non fosse drammatica, almeno per il mondo dell’automotive italiano, parrebbe la trovata di un film di Totò e Peppino e verrebbe immancabilmente da ridere. Ma l’indiscrezione riportata dal Sole è con ogni probabilità fondata. Che sia attuabile, però, è tutto da verificare.
LA STRATEGIA PER PRENDERSI INNOCENTI E AUTOBIANCHI
E anche in questo caso l’esecutivo spera nell’italian sounding, questa volta inteso come il nuovo corpus normativo che tutela le indicazioni geografiche per i prodotti manifatturieri. Il governo lo ha già brandito in due occasioni contro Stellantis: per farle cambiare il nome dell’Alfa Romeo Milano prodotta in Polonia e per costringere il Gruppo a rimuovere il tricolore dalle 600 anch’esse polacche, prodotte a Tychy.
Due vicende che hanno logorato come non mai i rapporti tra l’esecutivo e Stellantis ma che hanno fatto venire in mente ai tecnici del Mimit che il pacchetto di norme sui marchi tutela anche quelli per così dire aventi “rilevanza storica”. La nuova disciplina – spiegano dalle colonne del Sole – contempla anche casi di possibile passaggio al ministero di marchi storici purché inutilizzati da almeno cinque anni o oggetto di un processo di cessazione da parte dell’azienda titolare. Ma c’è un problema: entrerà in vigore a breve, dopo la registrazione da parte della Corte dei conti del decreto attuativo.
Il piano dell’esecutivo per il quotidiano di Confindustria sarebbe sfruttare le norme per sottrarre a Stellantis i marchi di Innocenti e Autobianchi così da rivenderli poi ai cinesi. O quanto meno impiegarli per rendere ai loro occhi più appetibili le offerte romane ad aprire stabilimenti nel nostro Paese: in questi mesi i contatti coi grandi gruppi del Dragone non sono mancati, ma a quanto pare i cinesi non sono troppo interessati e in alcuni casi è stato plateale come una sterzata dell’ultimo minuto li abbia portati a investire in Spagna o in Turchia.
LE PRIME MOSSE DI URSO
Il Mimit di Urso si sarebbe già mosso. Scrive il Sole: “il ministero delle Imprese e del made in Italy ha fatto domanda e ha ottenuto la registrazione da parte dell’Ufficio (che è una costola dello stesso ministero) di un marchio Innocenti e di un marchio Autobianchi non più rinnovati, con caratteristiche grafiche diverse da quelli sui quali risultano tuttora diverse registrazioni con titolare Fca Italy o Fiat Group Automobiles. Entrambi i marchi sono stati registrati con titolarità Mimit il 28 marzo 2024, dopo domanda depositata il 10 novembre 2023.”
Il problema è che se il governo italiano ormai non si fida più delle parole di Tavares, parallelamente il manager portoghese non si fida più dell’esecutivo, specie dopo lo scherzetto dell’Alfa Romeo Milano e della 600 polacca, che al Gruppo sono costati soldi e rogne burocratiche. Dunque è facile immaginare che il colosso italo-francese abbia già istituito un pool di legali pronti a tutto pur di bloccare ogni mossa di Roma nella rivendicazione di Innocenti e Autobianchi.
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