Londra difenderà l’Estonia? Madrid non crede alla minaccia russa
di ANALISI DIFESA (Redazione)

Il governo britannico annuncia da settimane il prossimo invio di 30mila (poi ridotti a 10mila) militari in Ucraina a garanzia della sicurezza di Kiev, ma a quanto sembra non riesce neppure ad assicurare la presenza di una brigata in Estonia per le esercitazioni della NATO sul Fianco Est.
Il Regno Unito ha ridotto la sua presenza militare in Estonia di centinaia di soldati, restando con una compagnia carri su tank Challenger 2 schierata nel paese baltico nonostante l’impegno ad aumentare il contingente inserito nel dispositivo NATO per fronteggiare la “crescente minaccia russa”.
Lo ha scritto oggi il Times online, secondo cui fra le cause ci sarebbero “problemi finanziari” tali da compromettere il rispetto degli impegni assunti per la difesa del fianco orientale della NATO.
Il generale Riho Terras, ex comandante delle forze armate estoni e oggi europarlamentare del PPE, secondo cui Londra ha difficoltà a mettere insieme una forza delle dimensioni di una brigata per partecipare alle esercitazioni della Nato in programma negli Stati baltici in maggio. Secondo Terras a Tallinn persistono timori sulla capacità dell’alleato britannico di difendere l’Estonia.
Il Regno Unito ha circa mille militari nel Paese baltico (che hanno appena ricevuto in visita il principe William), 650 in meno rispetto all’aprile 2022.
Il 20 marzo nell’incontro tra i ministri della Difesa britannico ed estone aera emersa l’ipotesi del trasferimento in Ucraina del Battlegroup britannico dislocato in Estonia se venisse raggiunto un cessate il fuoco. Londra aveva valutato di impiegare i mille militari schierati in Estonia e Polonia nell’ambito dell’Operazione Cabrit per costituire una forza di deterrenza all’interno dell’Ucraina, aveva reso noto la stampa estone.
Il Times aveva già definito improbabile che Londra potesse mantenere nel tempo 10mila militari in Ucraina a causa dei costi e della sempre più ridotta entità numerica del British Army. L’Estonia come le altre due repubbliche baltiche, teme che un eventuale schieramento di truppe europee in Ucraina possa sguarnire le sue difese.
Il ministro della Difesa estone Hanno Pevkur ha affermato che il potenziale contributo degli alleati all’Ucraina non cambierà o influenzerà la presenza di forze alleate in Estonia o, più in generale, nella regione del Mar Baltico
“La posizione chiara dell’Estonia e di molti altri alleati europei è che qualsiasi potenziale contributo europeo non deve avere ripercussioni sulla posizione di difesa e deterrenza della NATO sul suo fianco orientale“, ha affermato il ministro. “Gli alleati, tra cui il Regno Unito, hanno finora indicato che il loro possibile contributo all’Ucraina non cambierà o influenzerà la presenza di forze alleate nella regione del Mar Baltico”.
Pevkur ha affermato che il Battlegroup NATO guidato dal Regno Unito rimane in Estonia e si sta preparando per lo spiegamento della brigata che dovrebbe venire impiegata in maggio per l’esercitazione militare Siil, aggiungendo che la “presenza permanente” del Regno Unito in Estonia si basa su impegni a lungo termine assunti durante i vertici NATO, attraverso l’accordo di cooperazione di difesa Estonia-Regno Unito e la tabella di marcia.
“Rivedere questi accordi non è certamente all’ordine del giorno“, ha affermato Pevkur una settimana or sono. Anche per il ministro degli Affari esteri estone Margus Tsakna “ridurre la presenza delle forze alleate della NATO non sarebbe né appropriato né tempestivo, soprattutto nell’attuale situazione di sicurezza”.
Il ministro ha ricordato che Londra ha sempre rassicurato sulla presenza di forze britanniche nella regione e ha affermato che non saranno prese misure che indebolirebbero la posizione di deterrenza e difesa sul fianco orientale della NATO.
Il 20 marzo un portavoce del Ministero della Difesa britannico aveva confermato che “non ci sono piani per cambiare il nostro schieramento sul fianco orientale della NATO. L’impegno del Regno Unito nei confronti della NATO è incrollabile. Le truppe britanniche sono state schierate, lavorando a stretto contatto con i nostri alleati estoni per quasi nove anni insieme, addestrando e operando a stretto contatto l’una con l’altra per rafforzare la nostra sicurezza collettiva”.
L’articolo del Times on line è stato pubblicato proprio mentre a Parigi si riunisce la “coalizione dei volenterosi”, promossa dal premier laburista britannico Keir Starmer, in prima fila nel proporre un contingente militare di garanzia per l’Ucraina una volta cessate le ostilità con Mosca.
Alla minaccia russa che tanto allarma Estonia e Gran Bretagna non sembra invece credere la Spagna. Dopo la conferma che raggiungerà il 2 per cento del PIL di spese per la Difesa sono nel 2029 (come ha evidenziato Analisi Difesa), Madrid ha espresso oggi scetticismo circa il rischio di attacchi russi all’Europa.
“Credo che non si debba allarmare inutilmente i nostri cittadini. In questo momento non c’è nessuna minaccia per l’integrità territoriale e la sovranità della Spagna, né nessuno si sta preparando per la guerra. L’Europa è un progetto di pace”, ha detto il ministro spagnolo degli Esteri, José Manuel Albares, in un’intervista alla tv pubblica TVE, in relazione al ‘kit di sopravvivenza’ per resistere 72 ore senza aiuti esterni, raccomandato ieri dall’Ue.
Rispetto al piano di riarmo della Commissione europea, Albares ha segnalato la necessità di “integrare meglio l’industria della difesa europea. Non bisogna trasmettere la falsa immagine di una visione militarista. Il militarismo è armarsi in maniera aggressiva per conquistare o limitare la sovranità come fa la Russia in Ucraina. Questo non è lo spirito né la filosofia dell’Europa e della Spagna“, ha aggiunto.
Foto: British Army, Ministero Difesa Estone e NATO
FONTE: https://www.analisidifesa.it/2025/03/londra-difendera-lestonia-madrid-non-crede-alla-minaccia-russa/
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