Il settore retail cinese si ribella all’improvviso
di PIANO CONTRO MERCATO (Canale Telegram)
Dalla rete cinese:
Il settore retail cinese “si ribella” all’improvviso: 200 miliardi per convertire le esportazioni in vendite domestiche.
Una delle ultime mosse della guerra commerciale riguarda i colossi del commercio al dettaglio cinese come JD.com, Hema, Yonghui e CR Vanguard che hanno improvvisamente “cambiato fronte”, riversando fiumi di denaro per sostenere le aziende esportatrici. JD.com ha addirittura lanciato un “mega pacchetto” da 200 miliardi di yuan.
Gli Stati Uniti ultimamente si sono divertiti: da un lato hanno alzato i dazi sulle merci cinesi, dall’altro hanno sbandierato il “ritorno della manifattura in patria”. Risultato? L’inflazione domestica americana è schizzata alle stelle (a marzo il CPI ha toccato il 5,8%), con il prezzo delle uova che ormai supera quello dell’oro. E, ironia della sorte, i contadini americani si ritrovano con montagne di soia e mais invendute, mentre gli Stati agricoli piangono.
E la Cina? Le potenze del commercio al dettaglio hanno elaborato una strategia per tagliare alla radice l’effetto dei dazi. “Volete tassare? Noi abbassiamo i prezzi!”—
Squadre di esperti per JD.com sono state inviate a selezionare prodotti abitualmente riservati alle esportazioni in vari settori dall’elettronica smart, agli articoli outdoor, prodotti per l’infanzia… tutto da offrire sul mercato interno a prezzi stracciati.
Con processi di approvazione accelerati in 24 ore, prodotti di eccellenza finiranno sugli scaffali fisici e online di Hema in 15 giorni e verrà aperto un canale live streaming dedicato.
Yonghui e CR Vanguard hanno offerto logistica lampo, promozioni mirate e distribuzione su larga scala, seppellendo le scorte invendute sotto una valanga di domanda interna.
Questa strategia non solo salva le esportazioni, ma accelera anche l’upgrade dei consumi cinesi. Prodotti di alta qualità, prima destinati all’Occidente, ora invadono il mercato interno a prezzi stracciati, scatenando una corsa all’acquisto. In più, i retailer stanno creando brand propri, trasformando il “Made in China” in “Brand China”— un colpo mortale al protezionismo USA.
Morale della favola:
Mentre l’America annega nell’inflazione, la Cina gioca una partita a scacchi con mosse da “kill shot”. E il mondo del retail è il nuovo campo di battaglia.
Fonte: https://t.me/pianocontromercato/5357
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