Scuola: la trappola mortale dell'"autonomia"

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Una risposta

  1. Franco Cordiale ha detto:

    Infatti i ragazzi si addestrano a racimolare crediti e punteggi, bravissimi a calcolare ogni briciola di quanto ad essi “dovuto”. Stage, uscite, impegno sociale, pratiche sportive di ogni tipo e volontariato di ogni genere, magari a pelare le zucchine per l’oratorio. Il docente-faccendiere é lì ad assegnare il “dovuto”. Sì, bisogna “sopportarlo” nelle materie che spiega, ma tanto é ben difficile che possa valutare davvero qualcuno, se non per unirsi al coro: tutti bravi, tutti promossi ! Interrogai in Storia un’alunna di liceo che aveva fatto lo stage in USA. Per carità di patria le assegnai un voto sufficiente, sapendo che il preside avrebbe poi spinto verso il sette…La ragazza sapeva poco, con madornali ed incredibili confusioni di base…su un programma che trattava in un anno…dai GRECI antichi…alla SECONDA GUERRA MONDIALE… Ma il preside (Liceo provincia Monza Brianza)…IMPOSE l’OTTO! Argomentando così: “I genitori hanno speso soldi per questo stage all’estero! Si dovrà poi dire che quelli che hanno svolto lo stage in america sono meno bravi di quelli che sono rimasti in Italia?” AVETE CAPITO come “ragionano” ?

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