Bilderberg chi?

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12 risposte

  1. Aaron ha detto:

    Bene Andrea,

    sono pienamente d'accordo con il tuo pensiero, anzi credo che tutta questa "cultura del complottismo" sia una vera e propria strategia della tensione. Far credere che esistono chissà quali organizzazioni, con chissà quali poteri o armi serve per infondere nella gente l'idea che un cambiamento è impossibile, che è tutto scritto e tutto controllato. Del resto come dici giustamente tu "…quello che fanno ce lo sbattono in faccia " e il motivo per cui non sembra interessarci questa cosa è dato anche da come siamo stati mediaticamente cresciuti. I complottisti sono inanzitutto dei codardi, perche sanno solo dedicare del tempo alla condivisione di informazioni false e dedicano pochissimo tempo alla militanza attiva.Di certo la società è attraversata da lotte interne che, come disse Mazzini, " appartengono alla notte dei tempi" ma questo non ha nulla a che vedere con paranoie masso-giudaico-rettiliane dei cospiratori vari.

    Vedrai, qualcuno tirerà fuori teorie complottiste anche contro ARS pur di parlare di qualcosa e sottrarsi al dovere di militare.

    Aaron

     

  2. Nicola ha detto:

    Io sono uno che si interessa dello studio della cospirazione e non vedo come questo possa nuocere alla militanza

  3. stefano.dandrea ha detto:

    Lo studio della cospirazione non nuoce di per sé alla militanza, purché il militante non trascuri di approfondire gli istituti che i cospiratori hanno voluto abrogare e faccia sorgere in sé la volontà di reintrodurli. Tutti gli istituti citati da Monti noi li abbiamo ri-studiati e abbiamo proposto di reintrodurli, scegliendo anche le priorità: http://www.riconquistarelasovranita.it/teoria/reprimere-la-rendita-finanziaria-e-instaurare-un-sistema-finanziario-nazionale-documento-per-assemblea. E bada bene che noi, quando abbiamo scritto il documento, non conoscevamo l'articolo di Monti.

    • frank paìs ha detto:

      Non c'entra nulla comunque il complottismo con la militanza.Certe cose e' bene saperle,esistono.Altro che complotti!Realta'!Ma tutto cio' non influisce col poter o meno,attivarsi come attivisti.Il problema e' far propria una prassi attiva.

  4. Monica ha detto:

    Questa tirata contro i "complottisti" (termine assurdamente dispregiativo nei confronti di chi si fa delle domande lecite, oltre che semanticamente errato) non la capisco. Tanto più che si ammette l'importanza e l'influenza di gruppi di potere come il bilderberg e il loro ruolo interferenza nelle politiche di nazioni che dovrebbero essere sovrane. Che Monti abbia avuto rapporti con Andreatta è pacifico, ma se si va a vedere le carriere di tutti i convinti europeisti si vede che sono intrecciate fra di loro: draghi, prodi, monti, padoa schioppa, amato e compagnia brutta. Vogliamo poi tenere la testa sotto la sabbia e non parlare del ruolo in tutto ciò della massoneria? facciamolo pure, ma non è un modo intelligente per cercare di comprendere il quadro d'insieme. Il M5S ai suoi massimi vertici non è estraneo a certi circoli, ma secondo me hanno fatto bene i due parlamentari a mettere alle strette Monti sulla sua partecipazione a quella che il giudice Imposimato definisce una vera organizzazione terroristica. I "complottisti" nel diffondere informazioni al riguardo fanno un'opera importante perchè finchè ci sarà gente all'oscuro di tutto ciò, continuerà a votare partiti tutti uguali pensando di votare i rossi e neri, e senza consapevolezza non si fa costruisce nessuna militanza.

  5. stefano.dandrea ha detto:

    Monica,

    forse ho dato una lettura leggera dell'articolo ma io non vedo una tirata contro "i complottisti". Rilevo la contestazione verso chi "alimenta il culto del complotto fine a se stesso", cosa che in realtà può sempre interessare ma che toglie il tempo alla militanza (beato chi ha il tempo per militare e dedicarsi al culto del complotto fine a se stesso, oltre che, ovviamente, per lavoraree per prendersi cura di figli, genitori compagni o amici).

    Per il resto l'articolo dice: è noto lo scopo che hanno; sono noti i politici e i tecnocrati che lo perseguono; essi stessi non fanno mistero di perseguire lo scopo; perseguono l'obiettivo da tanto tempo; nel perseguirlo hanno introdotto istituti e ne hanno abrogati altri; hanno anche confessato quale è stata la strada seguita.

    Il succo è: chi vuole militare entra in una formazione con l'obiettivo di abrogare gli istituti che hanno introdotto e reintrodurre quelli che hanno abrogato. L'ARS ha già scritto un documento dove tutto è spiegato chiaramente (documento citato nel precedente mio commento).

    Aggiungo che la passione per il complotto comporta un grande rischio di credere che il nemico è il Bildeberg. Il nemico siamo prima di tutto noi, che, ridotti a consumatori, non avvertiamo il dovere di militare; poi ancora noi che, se militiamo, tendiamo ad essere fanatici, a causa dell'individualismo-narcisismo, malattia sociale del nostro tempo; poi ancora noi, che, come consumatori, abbiamo fretta quando dovremmo avere pazienza; poi sono coloro che in Italia fanno le leggi, approvano e ratificano i trattati e li applicano. Senza questi ultimi, ipotetici vertici del male nulla potrebbero. Prendere il potere a Monti,Letta, ecc. ecc. per riconsegnarlo a un partito popolare, patriottico e costituzionale è l'obiettivo. Come vedi, da questo punto di vista, che è il punto di vista dell'ARS, il Bildberg non c'entra nulla.

  6. Simone Boemio ha detto:

    Per semplificarci la vita in merito forse basterebbe chiedersi una cosa del tutto semplice e banale: chi trae vantaggio a discapito dei cittadini da avvenimenti e situazioni che si verificano mediante processi non democratici?

    Se poi questi fanno o non fanno parte di qualche organizzazione più o meno segreta, resta un dettaglio.

  7. Luigi ha detto:

    D'accordissimo con Franceschielli. Il complottismo secondo me ha anche un fine più profondo (eh sì, chi di complotto ferisce di complotto perisce) cioè quello della classica divisione manichea che vede la società "civile" (??) da una parte e gli oscuri savi di sion dall'altra parte. E quindi per proteggerci da tali forze dovremo fare dei "sacrifici", in nome della sicurezza. Ma come diceva Benjamin Franklyn "chi rinuncia alla libertà per la sicurezza non merita nè l'una nè l'altra". Ah sì, Franklyn era un massone, quindi il suo messaggio è ontologicamente diabolico. La vera libertà infatti è la "libertà nell'ordine" non nuovo e mondiale, ovviamente, ma in nome dello sviluppo sostenibile. Già abbiamo visto cosa ha prodotto negli anni i trenta e quaranta del novecento questa divisione manichea e quanti bei risultati ha portato. Ah sì, ma la storia la scrivono i vincitori. Maledetto arbitro sionista che non ha fischiato il fuorigioco agli americani quando sono sbarcati in Normandia!

  8. Nicola ha detto:

    Mamma mia!
    Questo commento é un capolavoro di mix di confusione di idee e concetti che supera qualsiasi delirio complottista!

  9. Luigi ha detto:

    Signor Nicola, se non ha carpito la sottile ironia del post, me ne scuso. Ma mi spiace complottista non ci sono.

    Buona giornata.

  10. Nicola ha detto:

    Complottista lo é chi il complotto lo fa, questo per sottolineare che il significato delle parole é importante.
    Mi dispiace se non ho le capacità necessarie per cogliere la sottile ironia, ma a mio parere é fin troppo velata tant’è che anche ora che me ne ha rivelato la natura stento a ravvisarla.

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