I bei tempi del Mercato Comune Europeo
Cari Lettori,
il mese di Marzo riserva sempre un sacco di argomenti di cui parlare ma questo 25 Marzo non posso non scrivere un articolo su una ricorrenza importante.
Prima però ho una domanda da porvi:
Avete mai visto il film francese del 1995 “La Haine” ( l'Odio in Italia ) del regista Mathieu Kassovitz ?
Un film visionario, un manifesto culturale delle generazioni di giovani cresciuti nelle periferie Europee che ancora oggi riscuote successo in un sacco di ragazzi che nel 1995 non erano neanche nati.
L'intro del film è diventata una delle frasi più celebri del cinema
Ecco, “…fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, …il problema non è la caduta ma l'atterraggio” sembra una nenia per scacciare via la malasorte ma a pensarci bene racchiude in se quasi un sentimento popolare condiviso da un sacco di persone “ fino a qui va tutto bene, poi chissà”, come se la caduta fosse inevitabile ma sopratutto non interessassero a nessuno le conseguenze dell'atterraggio.
Questa nenia ricorda un po i discorsi di chi voterà alle Elezioni Europee il “meno peggio” di turno.
I lettori si staranno chiedendo quindi a quale ricorrenza mi riferisco quando dico che questo 25 Marzo è una data importante.
Roma, 25 Marzo 1957 ore 18:46 con i Trattati di Roma nasce la CEE ( Comunità Economica Europea )
Fino a qui tutto bene...
La CED ( Comunità Europea di Difesa) voluta dagli Stati Uniti d'America in seguito alla fine della II Guerra Mondiale e in una visione anti-sovietica, era fallita. Francia e Italia si erano opposte al trattato e nel fra tempo ( siamo nei primi anni cinquanta ) anche Stalin era morto e sembrava che la questione sovietica potesse prendere un taglio meno pesante, mentre la Francia iniziava una guerra inutile e fallimentare in Indocina e i suoi nazionalisti protestavano in patria contro il riarmo del popolo tedesco.
L'Italia di Alcide de Gasperi si associava ai cugini francesi e mandava in fallimento (per il momento) il piano americano di riorganizzare i paesi europei come esercito ausiliario di quello USA.
Attraverso la mediazione degli Inglesi si arriverà a trovare una soluzione proponendo altri due Trattati, quelli di Roma del 1957, per spingere la nascita della Comunità Europea.
Spinelli gioiva e Mazzini ci avrebbe visto la coronazione del suo sogno di un Europa dei Popoli, i miei genitori avevano entrambi 1 anno e mio nonno faceva l'emigrato per cercare lavoro al Nord e mantenere la famiglia al Sud.
…fino a qui tutto bene….
Con i Trattati di Roma ( il 2° trattato istituisce la Comunità Europea dell'Energia Atomica ) si definisce quindi un Mercato Comune caratterizzato da 4 libertà:
– libera circolazione delle persone
– libera circolazione dei servizi
– libera circolazione delle merci
– libera circolazione dei capitali
Viene creato così uno “spazio economico unificato”, lasciando libere le condizioni di concorrenza tra le imprese.
Evvai, finalmente l'Europa si unifica e caratterizza la sua unificazione con il Mercato !
Già qui Mazzini avrebbe qualcosa da ridire, non Spinelli però che in fin dei conti già dal 1943 spingeva per la nascita di un soggetto politico Europeo di ispirazione federalista.
Dal 1 gennaio 1958 entrano in vigore i Trattati e nasce la Comunità Economica Europea.
Solo nel 1992, con il Trattato di Maastricht, sparisce la parola “economica” e rimane Comunità Europea.
..il problema non è la caduta…..
Già, cari lettori.
Non importa la caduta, in fin dei conti di sforzi per unificare l'Europa ve ne sono stati fatti tanti ma quasi sempre l'unificazione si cerca di farla passare attraverso l'economia, i numeri e il mercato e non importa a nessuno se, prendendo qualsiasi cartina geografica del mondo e osservando con attenzione i confini politici degli Stati, si nota come altri continenti soffrano meno il problema dello spazio tra gli Stati mentre l'Europa ne conserva al suo interno ben 28.
Non importa neanche se è caduto il Muro di Berlino, perchè fondamentalmente le notizie di questi giorni rispetto alla crisi Ucraina fanno capire a tutti che la telenovelas “Guerra Fredda” tra USA e Russia continua con una nuova serie di episodi.
Quello che importa è “..l'atterraggio “.
Già, su cosa siamo “atterrati” ?
Nel film “La Haine” compare una scena che è giusto ricordare ma invito comunque i lettori, se non l'avessero fatto, a guardare il film che racconta la storia di una giornata di un trio di ragazzi delle Banliue parigine.
Mentre i protagonisti ripercorrono la città di Parigi dal centro verso la Periferia ( esiste un profondo messaggio racchiuso nella contrapposizione tra centro città e Banlieue, un esortazione al conflitto sociale tra ciò che resta fuori dall'Impero e ciò che fa parte ed è struttura dell'Impero stesso, come le forze dell'ordine che reprimono le manifestazioni nelle Banlieue e l'ipocrisia intellettuale della borghesia parigina ) si imbattono in un cartello pubblicitario che rappresenta il mondo e porta una semplice scritta << Le Monde est à vous>> , attirando l'attenzione di Said,uno dei protagonisti.
Il mondo è nostro, è la filosofia finale del film e si potrebbe estendere alla vita di tutti i giorni pensando che l'Europa è nostra, l'Italia è nostra ma sopratutto le nostre vite sono nostre e non dobbiamo più permettere che ci siano strappate.
La caduta è stata realizzata grazie alla complicità di chi sapeva e l'atterraggio invece non è stato dei migliori grazie sopratutto al fatto che non eravamo preparati e non ci immaginavamo minimamente quale fosse il problema. Il mondo era nostro, così ci hanno fatto credere dopo la caduta del Muro, invece continua ad essere “loro”.
La gran maggior parte di coloro che sottoscrissero i Trattati di Roma non si sarebbero mai immaginati una “caduta” di questo tipo per cui hanno colpe parziali, coloro che invece sono implicati “nell'atterraggio” siamo noi, ecco perchè come Said cambia una lettera alla pubblicità ribaltando il suo significato a noi occorre ribaltare il significato di questa falsa unione dei popoli e degli Stati Europei, non cambiando una lettera ma l'intero linguaggio politico.
Per farlo dobbiamo percorrere uno viaggio simile a quello dei protagonisti del film La Haine, dobbiamo muoverci dalla periferia verso il centro, dove con periferia intendo quella che di recente ha evocato Papa Francesco parlando della “periferia dell'anima” mentre con il centro si intende il raggruppamento, il punto dove convergono i soggetti. Questi due punti rappresentano “Io” e il “Noi”, quindi occorre uscire dalla dimensione individuale e unirsi a quella comunitaria, per poi esercitare lo stesso “tragitto” al contrario, come nella seconda parte del film dove i ragazzi tornano dal centro verso la periferia, che vuole essere un lavoro dove una volta coesi in un Idea ( punto centrale, fulcro della leva delle nostre ragioni ) ci adoperiamo per spostarci e diffonderla ai margini della società.
La morale del gesto di Said che cambia una lettera è importante, non accetta che la pubblicità dica “ il mondo è vostro” come se fosse una concessione, ma ne ribalta tutta la filosofia cambiando il senso della frase, mettendola in prima persona.
Il mondo è nostro, cioè è nostro dovere occuparci del mondo.
Questo vuol dire che non è un optional pensare alla “cosa pubblica” , ma è un dovere occuparsi della “cosa pubblica” e che il mancato assolvimento di questo dovere è la causa di gran parte dei nostri problemi, al di la delle firme dei Trattati di Roma.
Vi esorto quindi, cari lettori, di avere in fede le parole del film La Haine “ fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene, fino a qui tutto bene….il problema non è la caduta ma l'atterraggio “.
Non svegliamoci quando saremo atterrati male, perchè non si atterra sempre in piedi, svegliamoci prima e cambiamo le regole di questa società malata, perche nessuno lo farà per noi.
PS: Lettori, se pensavate ad un testo sull'economia o sui trattati sappiate che io parlo delle persone e non dei numeri e dei dati, la ricorrenza era giusto citarla ma ancora di più è necessaria una buona cultura dell'immaginario, per spingerci ad immaginare oltre quello che non c'è.
Aaron Paradiso
ARS Lombardia
Il mio film preferito. Sarebbe stata bella anche una spiegazione sulla scena del bagno dove "Grumvalsky è morto di freddo" ;-)
Giustamente mi è stato fatto notare che la frase " il Mondo è vostro" è stata usata prima da Al Pacino in Scarface, ma non reggeva il confronto tra Said e Tony Montana.
Rispetto alla richiesta di Luigi, penso soltanto che la scena incriminata di Grumvalsky sia difficile da capire perche forse si tratta di umorismo francese, bisognerebbe vedere la scena con l'audio originale, resta comunque anche uno dei miei film preferiti
La frase “fin qui tutto bene , l’importante è l’atterraggio” viene dal film “I magnifici 7″ quando uno dei cowboy racconta
La storia di uno che cade dal balcone del ventesimo piano, la gente si affaccia a guardarlo terrorizzata mentre precipita e lui tranquillo a ogni oersona che incrocia nel volo verso lo sfracello dice: ” Fin qui tutto bene”.
Nel film francese significava che la tragedia finale, sia quella della narrazione sia quella sociale e politica reale
Di cui il film è rappresentazione e metafora, sarà inevitabile.
La scena finale del mexican stand off dice che l’unica cosa che ci salverà, se ci salverà, sarà
una visione dei rapporti umani fondata sulla comunità e il buon senso, non sulla legalità e l’ordine.