Lavoro e previdenza sociale – Documento programmatico per Assemblea nazionale dell’ARS (PESCARA 15 e 16 giugno)

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2 risposte

  1. Lavoro e previdenza sociale – Documento programmatico per Assemblea nazionale dell’ARS (PESCARA 15 e 16 giugno) | Appello al Popolo – E-zine risorgimentale – Organo del partito che ancora non c’e’, me ha parecido muy revelador, me hubiera gustado que fuese más amplio pero ya saeis si lo bueno es breve es dos veces bueno. Enhorabuena por vuestra web. Besotes.

  2. Marco Caruso ha detto:

    40 anni di limite per l’accesso alla pensione non è giustificabile riguardo la disoccupazione giovanile e non. Per quanto mi riguarda, tranne che per settori particolari come l’insegnamento universitario, la magistratura e alcuni settori di vitale importanza per lo Stato, ogni lavoratore pubblico e privato dovrebbe avere una vita lavorativa massima di 35 anni, a prescindere dalla misura della prestazione (part-time o no). Il pensionamento dovrebbe dunque essere obbligatorio a prescindere dall’età , da fissare altrimenti a 60 anni nel caso si raggiungano i 35 anni dopo questa età anagrafica. Le pensioni, a prescindere dal sistema di calcolo, dovrebbero essere pagate partendo dal minimo vitale per vivere in questo Paese, indicativamente oggi: 1000 euro, e il relativo cambio una volta tornati ad una divisa nazionale. e indicizzate ad ogni reale cambiamento di prezzi e tariffe. Beninteso, deve poter lavorare solo chi ritiene utile e giusto farlo. Per chi si astiene dal lavoro, qualunque ne sia la motivazione, va riconosciuta la pensione sociale a 60 anni, di egual misura rispetto i l pensionamento da lavoro; solo in questo caso, secondo il possesso di determinati redditi, da stabilire. Solo in questo modo sarebbe possibile rilanciare veramente l’occupazione e soprattutto far tornare i giovani lavoratori italiani in Patria.

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