Precari a vita grazie a Renzi e alla CGIL (e la FIOM?)
L'esito era scontato, l'avevo scritto due mesi fa, ma adesso abbiamo i numeri ufficiali: l'accordo interconfederale sulla rappresentanza, che distrugge la democrazia sindacale e svuota l'efficacia dei Contratti Nazionali di Lavoro, è stato approvato da tutta la CGIL (FIOM esclusa) con una maggioranza bulgara. Nella categoria dei metalmeccanici è accaduto l'opposto.
Ora che accadrà?
Landini sostiene di essere legittimato a non applicare l'accordo, tuttavia la Camusso ha già ottenuto un'interpretazione autentica dello statuto a conferma del contrario.
L'impressione è che il leader della FIOM stia semplicemente prendendo per i fondelli coloro che dovrebbe rappresentare, alla stessa stregua degli altri leader di sinistra politica o sindacale che l'hanno preceduto.
Il suo ruolo non è altro che quello dello specchietto delle allodole per i gonzi (sempre meno) che ancora credono che la sinistra stia dalla parte dei lavoratori.
Landini fa nel sindacato quel che Vendola fa in politica: critica da “sinistra” le nefandezze dei decisori d'area piddina, fa la voce grossa, combatte finte battaglie perse in partenza, e alla fine accetta e sostiene tutto quanto (sempre criticamente, però).
Solo così si spiega il fatto che Landini abbia portato la FIOM a sostenere il documento congressuale di Susanna Camusso, permettendole di stravincere il congresso.
Solo così si spiega la liaison con Renzi, il quale sta prendendo a mazzate i diritti dei lavoratori tanto quanto la segretaria confederale. Infatti, mentre si parla tanto dei famigerati 80 euro, il PD blinda il testo del decreto sul lavoro, dal quale è sparito l'obbligo di assunzione a tempo indeterminato nel caso venga sforato il tetto sui contratti a termine. Le aziende potranno così estendere a dismisura il precariato, rischiando solo una multa.
Grazie al combinato disposto dalla coppia Renzi-Camusso (che hanno anche la faccia tosta di far finta di litigare), avremo giovani precari a vita, che dovranno costantemente chinare il capo di fronte a qualunque sopruso, e che non potranno nemmeno sperare in qualche tutela sancita dai Contratti Nazionali di Lavoro, dato che grazie all'accordo sulla rappresentanza, potranno essere facilmente derogati.
Questa è la sinistra che governa. Mentre Landini e Vendola recitano la parte della sinistra che critica. Ma che poi lascia fare (quando non partecipa direttamente allo scempio). Chi ne è contento, il 25 maggio voti la lista Tsipras. Gli altri si augurino che questa non raggiunga lo sbarramento.
Landini, per essere credibile, deve trarre le ovvie conseguenze di tutto ciò e staccare la FIOM dalla CGIL in modo definitivo e irrevocabile. Altrimenti (come Tringali fa notare giustamente), sarà complice a pieno titolo dello smantellamento dello Statuto dei lavoratori.