Ostento ergo sum
di Tonguessy
Fittest to survive: il più adatto alla sopravvivenza. La notizia risale al novembre 2006, quando alcuni bulli tra un saluto nazista ed una croce uncinata sulla lavagna si “divertono” a riprendere con il telefonino le loro violenze e soprusi nei confronti di un loro coetaneo down e li immettono in rete[1]
Pochi giorni fa la condanna per i responsabili di Youtube. Ad infamia si aggiunge altra infamia.
Quel ragazzo down era molto meno adatto alla sopravvivenza dei suoi "amici" nazisti. I quali invece avevano (e molto probabilmente ancora hanno) una necessità impellente: dimostrare il loro meraviglioso spirito di adattamento alla “sopravvivenza”. Figli, mi ci gioco lo stipendio, cresciuti in famiglie "bene" dove si mangia guardando il tiggì, a otto anni si ha il cellulare, a quattordici il motorino ed è tutto un'ostentazione (o più correttamente ostensione) di reliquie postmoderne che fanno da contraltare alla miseria culturale e all'appiattimento comportamentale e relazionale. Si tace, si obbedisce e ci si ribella non contro i mandanti di tale miseria ed appiattimento ma contro gli stessi che la subiscono ma hanno la sfortuna di mostrare qualche differenza (tipo curva nord contro curva sud) e a patto di avere il gruppo dalla loro e telefonino a portata di mano.
Già, il telefonino. L'aggeggio inutile ma assolutamente indispensabile, parafrasado Jonesco. La reliquia touchscreen di ultima generazione che certifica l'appartenenza ai fittest to survive. Non serve più a telefonare (che direbbero poi i fittest? Hanno mai avuto argomenti?) ma a scrivere in bimbominkiesco tanti inutili SMS, cioè ancora a sottolineare la propria appartenenza sociale.
Personaggi senza nome nè gloria rivendicano il diritto di far emergere dalla palude della piattezza culturale nome e gloria attraverso la medialità, step necessario per sentirsi maggiormente fittest.
"Ostento ergo sum", questa la tesi principale. L'ostensione, fateci caso, è un fatto che deve essere percepito dal più ampio numero possibile di "fedeli". Non esiste ostensione in forma privata, modesta, meditativa, senza troppe persone attorno.
Quindi web (o tv). Visibile da milioni di persone. Hai fatto qualcosa di "importante" e adesso sei in rete, tutti possono finalmente notarti. Finalmente puoi uscire, novello Corona, dall'insulsaggine che ti è propria e cominciare a scalare la classifica dei fittest.
Ce la puoi fare. Finalmente non più una vita vitrea, un'esistenza diafana, ma la porta di accesso verso notorietà e successo.
Hai imparato il metodo, adesso devi applicarlo con scienza. Trova un socialista che faccia da garante presso le banche svizzere e costruisci Milano2.
Tutto il resto vien da sé……
bell'articolo,buona l'idea e come al solito si finisce nello squallore totale "trova un socialista che ti faccia da garante ecc ecc".Quindi se sono tutti un branco di deficenti la colpa è di berlusconi.Ammazzate il berlusca e così diventerete tutti intelligenti! ma và a ciapà i ratt barbun
“Silvio Berlusconi è un personaggio dall’egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l'acquisizione del potere politico. E quando un normale narcisismo viene fortemente alimentato e si coniuga con il troppo potere il risultato è una patologia, un vero e proprio disturbo della personalità. Conosco questo tipo di patologie, ho dedicato un capitolo di un mio libro a Hitler e Stalin…”