7 Giugno 2015 – Le coincidenze della storia
Sentire che in giro si ricominci a parlare di politica a partire anche dalle istanze della società più profonda è un fatto che può ricondurre la dialettica sociale al di fuori delle stanze chiuse degli interessi privati. L’operazione di Landini, tuttavia, lungi dal proporre qualcosa di nuovo, mira a ricompattare le innumerevoli sinistre Italiane, polverizzate dalla loro instancabile ricerca di un punto di equilibrio tra il mantenimento delle masse popolari in qualità di consumatori al di sopra della soglia di povertà e il loro sfruttamento a vantaggio del capitale. Una visione che consegna a canone concordato le chiavi della fabbrica della vita civile a chiunque abbia interesse ad usarla per il proprio fine individuale. Cosa sarebbe l’altra Europa di Landini (e Tsipras) se non la resa della lotta di classe in cambio di un onorevole trattamento dei perdenti ? Manca in questo la visione globale, il punto di riferimento. Un’operazione di costruzione di una compagine politica non può avere come fondamento la ricerca del minor danno sociale dei suoi aderenti; ciò palesa un atteggiamento rivendicativo di chiara derivazione sindacale nel quale si confrontano due contendenti di cui uno è per definizione la parte debole ! La creazione di un soggetto politico deve porsi come obiettivo primario quello di proporre un modello di società dominante e non subalterno alle dinamiche economiche e sociali; certamente disposto al dialogo con tutte le forze esterne ad esso ma mai improntato alla propria subordinazione. Per una curiosa coincidenza la kermesse Landiniana avrà luogo nello stesso giorno in cui nascerà a Roma un nuovo soggetto politico, il Fronte Sovranista Italiano che contrariamente alla Podemos Landiniana promana non dalle distinte rivendicazioni dell’associazionismo e dal sindacalismo parcellizzato, da sempre legato a una certa politica, ma dalla più alta e nobile concezione dell’intera società del paese rappresentata dalla rivoluzionaria pretesa di attuazione della Costituzione della Repubblica Italiana. Siamo ai nastri partenza della storia; andrà più lontano chi ha le gambe più forti, il fiato più lungo e la testa più lucida. Noi sappiamo già chi è.
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