I "diritti civili bioetici"
Quando si accetta la qualifica di “diritti civili bioetici” si presume che tutti gli interessi che taluni vogliono tutelati dall’ordinamento e che qualificano come “diritti civili” meritino di essere riconosciuti e debbano essere elevati a diritti. Pertanto, siccome reputo che parecchi interessi attualmente non tutelati dall’ordinamento italiano e da taluni ideologicamente pre-definiti “diritti civili” siano miserabili, sotto il profilo politico e morale, e talvolta si risolvano in privilegi incostituzionali per violazione del principio di uguaglianza, rifiuto la categoria dei “diritti civili bioetici”, considerandola una categoria ideologica e ingannatoria, che intende spingere all’accoglimento di tutte le pretese, molte delle quali, invece, non meritano alcun accoglimento ma solo disprezzo e ribrezzo verso chi se ne fa portatore.
Per giustificare l’assunto testé esposto, elenco qui quattrodici mie posizioni personali:
1) sono favorevole a mantenere l’attuale legislazione sull’aborto;
2) sono favorevole a manterere l’attuale legislazione sul divorzio, persino il divorzio breve,sebbene dalla introduzione del divorzio breve mi interroghi sulla opportunità di un termine (due, tre anni, non lo so) in cui vi sarebbe divieto di contrarre nuovo matrimonio;
3) sono sfavorevole alla adozione da parte di single e coppie di omosessuali;
4) sono favorevole alle unioni civili tra omosessuali (che non chiamerei matrimoni); ma contesto che si tratti di un diritto (nessuno ha mai affermato o pensato che esiste il “diritto di sposarsi”): si tratta di riconoscere il potere di contrarre vincoli personali identici a quelli che nascono dal matrimonio;
5) sono contrario all’utero in affitto;
6) sono contrario a riconoscere il diritto di un maschio o di una coppia ad avere un figlio geneticamente “proprio” attraverso il ricorso ad un avveniristico ventre d’acciaio;
7) sono contrario ad estendere alle coppie di fatto, eterosessuali o omosessuali, i diritti che la normativa estranea al diritto di famiglia ricollega al rapporto matrimoniale e ricollegherebbe alle unioni civili (esclusa la successione anomala nel contratto di locazione, almeno in presenza di alcuni presupposti): considererei, infatti, un inammissibile e incostituzionale provilegio, per violazione del principio di uguaglianza, dare ai membri di una coppia di fatto la pensione di reversibilità o il riavvicinamento al compagno o altri diritti del genere, senza che la coppia abbia assunto i notevoli vincoli che derivano dal matrimonio (obbligo di alimenti, vincoli della disponibilità a testare, rischio dell’assegno di separazione, ecc. ecc.);
8) sono contrario all’aggravante di genere o come si chiama, perché considero assurdo che una persona che colpisca un’altra con un pugno mentre grida “comunista di merda” o “borghese di merda” o “bigotto di merda” debba avere una pena inferiore rispetto a chi sferra un pugno gridando “frocio di merda”. Per me la pena deve essere identica; ancora una volta siamo in presenza di un inammissibile e incostituzionale privilegio;
9) sono favorevole alla procreazione assistita omologa; sono favorevole anche all’impianto di tre embrioni ma con obbligo di non procedere alla embrio-riduzione nel caso attecchiscano tutti e tre, salvo eccezioni che vanno ponderate e tassativamente definite;
10) non ho una posizione sulla eterologa, intorno alla quale continuo a interrogarmi;
11) pur conoscendo poco le materie del testamento biologico e della distinzione tra accanimento terapeutico e eutanasia, sono culturamente favorevole al riconoscimento del diritto di porre fine alla propria vita;
12) sono contrario a depenalizzare l’incesto;
13) sono contrario alla legittimità di associazioni che propagandino la pedofilia;
14) sono contrario alle quote rosa nelle elezioni amministrative e politiche.
Sul punto 11 -Penso che sia invece importante approfondire la distinzione tra accanimento terapeutico e eutanasia, perché la legalizzazione dell’eutanasia potrebbe essere usata per permettere ai parenti di malati anziani dichiarati incapaci di intendere di sbarazzarsene (e magari di intascare subito qualche eredita’). Sospendere le cure a malati anziani farebbe comodo anche all’INPS, che e’ sempre sull’orlo del fallimento (Mi sembra che in certi ospedali di Paesi evoluti come l’Inghilterra lo abbiano gia’ fatto).