Azione Politica
Finchè l’uomo comune non avrà fiducia nella possibilità di un’azione politica collettiva, non avrà speranza di liberarsi dai gravi pericoli che in questo momento lo circondano , a meno che individualmente non decida di isolarsi e di adottare una mentalità di sopravvivenza estremista.
Ci ho pensato spesso anche io a quale delle due strade prendere, da una parte attirata dal pensiero esistenziale e del “chissenefrega vivo così poco e una volta sola” e dall’altra invece da un’etica e una morale che mi trascinano verso l’impegno sociale. Alla fine prevale sempre la seconda strada sulla prima, ma mi astengo dal giudicarle entrambe perchè ne comprendo le motivazioni.
La politica del nostro secolo a partire dal secolo scorso si è identificata nello studio e nel controllo dell’opinione pubblica; le azioni politiche sono essenzialmente strategie di elezione e perseguimento di interessi personali e questo ha creato una completa sfiducia del popolo verso lo strumento politico. Anche gli strumenti che qualcuno si azzarda a definire “democratici” come i sondaggi e i luoghi virtuali di discussione in realtà sono strumenti che formano l’opinione generale invece di analizzarla semplicemente…è stupefacente l’efficacia della manipolazione dell’opinione pubblica attraverso slogan e informazioni false e tendenziose.
L’azione pura politica volta a cambiare lo stato di cose presente è essenziale, indispensabile, senza escludere che a condurla siano delle persone scelte “illuminate” ma con l’obiettivo di decentrare il potere decisionale e scalzare le lobby incancrenite. Se all’azione politica si aggiunge il fine di arrivare ad avere un popolo consapevole dei destini del proprio paese e dei valori e principi che contraddistinguono il vivere sociale che controlleranno l’economia, la produzione, la convivialità, allora in quell’azione politica si potrà intravedere il futuro e l’evoluzione sociale.
Alcuni aspetti come l’energia e la resilienza, la sostenibilità e l’ecologia non possono essere affrontati da chi in questo momento sta semplicemente svolgendo delle funzioni amministrative burocratiche per il “governo esterno” di Bruxelles: non metterei nelle loro mani nemmeno il destino dei lacci delle mie scarpe senza averne timore.
Sono personalmente fiduciosa dell’identità politica di Ars e dell’impegno sociale e culturale dei membri dell’associazione che sono usciti da questa anemia emotiva esistenzialista o si stanno impegnando per farlo.
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