Il beneficio del dubbio
di LUCIA BIASCO (ARS Puglia)
È terribile morire di sete nel mare.
dovete proprio mettere tanto sale nella vostra verità,
sì che non possa più spegnere la sete?
(F. W. Nietzsche)
Si sta di gran lena discutendo, e secondo Renzi se ne deve venire a capo entro la fine dell’anno, sulle unioni civili: “È un patto di civiltà al quale non rinunciamo”.
Che la si contesti o la si sostenga, questa legge pare sia universalmente tenuta come una svolta.
Come se il fatto che forse appena domani gli omosessuali possano coronare legalmente le loro relazioni amorose, si traduca automaticamente nel fatto che, chi fino ad appena ieri ha vissuto clandestinamente i propri sentimenti, costretto a nascondersi come un randagio tra i vicoli bui e stagnanti dell’intolleranza, possa finalmente fare un luminoso bagno di folla e salutare tutti come un vip, con tanti fan pronti ad applaudire e chiedere autografi. Forse questo può capitare ai pochi Signor Elton John, ma non certo ai tanti Signor Nessuno.
Chi finora è stato emarginato, discriminato, perseguitato, profugo di una guerra quotidiana col silenzio – a volte nemico, a volte alleato – troverà davvero asilo in questa legge?
E chi finora ha disprezzato, dileggiato, abusato, si fermerà davanti a questa legge? O piuttosto non ungerà col veleno le solite frecce contro un bersaglio che non verrà loro sottratto, ma al contrario, diventerà più grande, “doppio”, e quindi più facile?
Gli omosessuali, non quelli che vivono delle mistificazioni mediatiche, della stortura di una nudità usata come onorificenza, della volgarità spacciata per rivendicazione, non loro, gli altri, quelli che sanno scandalizzarsi esattamente come gli eterosessuali per ciò che è insulso così come per ciò che è ingiusto, ebbene loro, avranno davvero la possibilità di avvalersi di questo nuovo istituto nel loro vecchio e angusto paese, come se niente fosse, come al risveglio dopo un brutto sogno?
Se lo si crede, o si è ingenui o si è perversi, come chi regala una meravigliosa torta di compleanno a un celiaco, e non si è prima preoccupato di verificare se tutti gli ingredienti non contengano il glutine.
Una torta del genere, al malcapitato farebbe solo danni: delusione se non la mangia, dolori impietosi se accetta il rischio e la mangia.
Questo diritto civile rischia di essere come questa torta: inaccessibile.
E un diritto che non è accessibile, non è un diritto. è solo propaganda politica. è solo propaganda anestetica, forte come una botta in testa, dove non ci si rende conto che non è il mondo che gira. Il mondo è sempre lì, fermo con le sue discriminazioni.
Un po’ come l’euro, che nella mente dei fondatori e dei suoi sostenitori avrebbe dovuto unire l’anima dei popoli…gente che deve davvero avere poca stima dell’anima, se pensa di poterla comprare con una moneta…
Fumo negli occhi è la tanto decantata “unione dei popoli”, e fumo negli occhi è la tanto sbandierata “unione civile”. Come la prima nasconde il saccheggio di quelle anime, così la seconda toglie la visuale sul burrone in cui precipita «il senso» di civiltà, spinto dai lustrini delle sfilate e dai papillon della tv.
Non meravigliatevi dunque se li si chiama diritti cosmetici e non diritti civili. Perché non sono altro che un po’ di cipria sul pallore sepolcrale di una “pari dignità per tutti” di cui son piene le bocche, spesso le fosse, e ancora vuote le menti.
Quando una legge sarà in grado di tutelare la dignità nella quotidianità, nel lavoro, nell’assistenza medica, nel valore e nel merito, senza più bisogno di ghettizzare con giornate o quote speciali a loro dedicate, alcune categorie di persone – dopo le quote rosa per le donne, magari avremo le quote viola per gli omosessuali? -, quando si capirà che accettare di farsi dire “uguali” in un solo giorno, significa accettare di essere “diversi” in tutti gli altri, allora, forse, chi ora si nasconde, da solo o in coppia, uscirà allo scoperto. Allora, forse, i vi(n)coli dei paesi della gente comune, non saranno più bui, né così angusti.
Nel frattempo, non rimane che il beneficio del dubbio.
Con i migliori auguri agli sposi.
Commenti recenti