Il totalitarismo democratico
di STEFANO D’ANDREA (Presidente del FSI-Riconquistare l’Italia)
Il fascismo nasce quando, nei momenti di tempesta della storia, il popolo non è un gregge. È necessario che qualcuno lo domi. Quando il popolo è un gregge, il fascismo non serve e quindi non nasce. Non c’è nessun fascismo nel nostro tempo, né in senso stretto né in senso lato.
Invece, il totalitarismo può essere il prodotto di una dittatura politica – fascista, socialista o religiosa – ma può anche essere prodotto dalla continuata gratuita elargizione di pornografia, informazione, intrattenimento, emozioni, lezioni di morale (scoperte o velate), stimoli, film, serie tv, musica, credito, mode, modelli, parole d’ordine, slogan, comicità. Tutto ciò che è gratuitamente elargito dal potere diviene addirittura oggetto di diritti dei consumatori. È il totalitarismo democratico, fondato sulla segreta, e per i più inconsapevole, alleanza tra grandi capitalisti e consumatori.
Chi è da anni o decenni totalmente estraneo al mondo della tv, delle radio e quindi delle mode, ha l’impressione di vedere un mostro. Ma non lo vede soltanto tra gli uomini al potere, bensì nel gregge dei consumatori. Gregge che i consumatori opportunisti al “potere” devono soddisfare, per evitare che le loro carriere politiche siano troncate. In tempo di totalitarismo democratico, al potere ci sono soltanto consumatori opportunisti. Non hanno alcuna colpa o limite in più degli altri consumatori.
Questo è il totalitarismo democratico. Regime non fascista non socialista e non religioso ma antifascista antisocialista e antireligioso, siccome regime neoliberale del consumatore.
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