Immigrazione clandestina e neoliberismo

Potrebbero interessarti anche...

6 risposte

  1. stefano.dandrea ha detto:

    Ci sono importanti verità ma non mi sembra una sintesi, perché mancano molteplici aspetti del fenomeno. L’articolo non spiega le molteplici sanatorie avute in Italia o la proposta di Obama di regolarizzare 5 milioni di clandestini, proposta riportata dalla stampa qualche tempo fa: http://www.ilgiornale.it/news/mondo/obama-regolarizza-5-milioni-clandestini-1069495.html
    Invece, secondo me, si tratta del solito tentativo di semplificare il fenomeno, dicendo soltanto una parte della verità, e di attribuire tutte le colpe al liberismo interno, senza nemmeno accennare al libero-scambismo, e soprattutto alla volontà dei paesi che importano mano d’opera di svalutare il lavoro di fatica e di allontanare dal lavoro di fatica cittadini che potrebbero essere organizzati politicamente da forze di tendenza socialista.

  2. Matteo ha detto:

    Indecente caterva di stronzate, non a caso provenienti da un blog piddino eurista cigiellino.
    Prendere la tesi di Friedman, storpiarla (dato che lui diceva che bisognava abolire il welfare per tutti, non solo per gli immigrati), trasformarla in una provocazione da quattro soldi e contrapporvi una sorta di versione paludata del semprverde “i proletari non hanno patria” è indecente.
    Ma rivelatore del perchè a sinistra non si riuscirà mai a contestare politicamente il sistema liberista-cosmopolita-concorrenziale.
    Se ne sposano in toto i postulati logici di fondo.
    Compreso questo blog, credo, almeno a giudicare dal documento sull’immigrazione e dallo spazio che si concede a sciocchezze simili.

  3. Giampiero Marano ha detto:

    Stefano, bisogna vedere come vengono gestite queste sanatorie. Ricordo per esempio che quella del 2009 provocò molte polemiche.

  4. Giampiero Marano ha detto:

    E ricordo anche, negli stessi anni, gli articoli del “Sole 24 Ore” che contestavano duramente la tendenza delle famiglie italiane a indirizzare i figli verso percorsi scolastici di tipo liceale anzichè tecnico-professionale. La cosiddetta “crisi” non dispiacerà a Confindustria pure da questo punto di vista, dal momento che oggi le iscrizioni ai licei sono in netto calo.

  5. Lorenzo ha detto:

    Ai commenti di Stefano e soprattutto di Matteo, che condivido appieno, aggiungerei due osservazioni:

    1) a lume di qualsiasi logica, dall’articolo non risulta che italiani e immigrati abbiano interessi comuni, come pretende l’autore, ma che l’interesse dei primi coincide coll’espulsione dei secondi;

    2) più in generale, che si capisce poco del regime se lo si considera un deus ex machina che tutto prevede e a tutto provvede, anziché un carrozzone sempre più corrotto e cialtronesco che vive alla giornata e campa sull’entropia di questa società in decomposizione.

  6. Matteo ha detto:

    Ma infatti è deprimente che chi si propone come “alternativa” al “sistema” sia poi totalmente adeso alla sua logica nefasta di stampo utilitarista, individualista, meccanicista.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *