Taggato: Welfare

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È nostro dovere combattere per i lavoratori

di FRANCESCO MASSARENTI (FSI Ravenna) La continua concorrenza nell’accaparrarsi contratti di lavoro con società pubbliche e private e uno Stato fortemente distratto nelle questioni economiche indirizzate alla tutela dei cittadini, hanno portato all’evidente distruzione dello stato sociale; la classe operaia, infatti, che da anni naviga nelle burrascose acque del liberalismo globalizzato, è stata smantellata e impoverita dal mercato. Nell’attuale sistema il presunto andamento del mercato determina anche l’ammontare economico nelle gare d’appalto per l’erogazione di...

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La regionalizzazione: prove di smantellamento dell’istruzione pubblica

di FERNANDA MAZZOLI Procede, con andamento ormai routinario, lo smantellamento progressivo dell’Istruzione pubblica che rischia di perdere un altro dei suoi puntelli, vale a dire il suo carattere nazionale. Nell’indifferenza pressoché generale, la regionalizzazione del sistema scolastico sta compiendo piccoli, ma significativi passi, ultimo dei quali una altisonante intervista rilasciata dall’assessore all’Istruzione e Lavoro del Veneto che rivendica per una regione virtuosa, con i conti in ordine e buoni servizi, la possibilità di gestire autonomamente organici e...

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Sulla sinistra “rossobruna”

Per la sua acutezza, la brillantezza espositiva e il coraggio di muoversi controcorrente l’analisi del prof. Galli va molto apprezzata, benché da un lato appaia utopistica, dunque impraticabile, “l’idea di un’Europa non gerarchica”, dall’altro riesca oggi difficile associare il termine “sinistra” a un progetto politico democratico e socialista. (La Redazione) di CARLO GALLI Nonostante la sua critica dello Stato come organo politico dei ceti dominanti, nonostante il suo internazionalismo, la sinistra in Occidente ha sviluppato...

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L’Arco e il Muro: crollo di una rappresentazione del mondo

di LUCA RUSSI (FSI Arezzo) Preambolo: ultimamente sono abbastanza impressionato dalla apparente difficoltà che sembra accomunare molte persone, soprattutto se appartenenti all’area della cosiddetta “sinistra”, ad interpretare quello che sta accadendo. A volte sembra quasi che con qualcuno non si parli più la stessa lingua, come se l’avessimo dimenticata. Pochi momenti nella Storia sono così affascinanti come quello che segna il passaggio tra la Tarda Antichità e il Medioevo, un’era di profondi sconvolgimenti, politici, sociali...

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Senza vergogna

di RICCARDO PACCOSI (FSI Bologna) Quando i nemici riconoscono le categorie che tu e pochi altri avete introdotto nel dibattito politico diversi anni fa, senza che nessuno se le filasse, non può che far piacere. Scopro solo oggi, infatti, quest’articolo pubblicato dal Sole24Ore il mese scorso. Il titolo è divertente perché ricorda un po’ il famoso andante “uno spettro si aggira per l’Europa…”. Ora, a parte il fatto che questo giornalista mente sapendo di mentire affermando...

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Perché la sinistra non ha futuro

di CHRISTOPHER LASCH (1986) Incapace di spiegare la persistenza della religione, l’attaccamento alla famiglia e un’etica della responsabilità personale se non come espressioni di falsa coscienza, la sinistra si ritrova oggi senza un seguito. Dato che rifiuta di prendere sul serio le idee della gente comune, ovvero, nella curiosa e rivelatrice formula usata da Lillian Rubin, di «arruffianarsi la coscienza popolare esistente», essa può sperare di riformare la società solo contro l’opposizione (o l’indifferenza) popolare....

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Immigrazione clandestina e neoliberismo

Sintesi illuminante apparsa lo scorso 31 marzo su Keynes blog [gm]   Perché i paesi occidentali adottano politiche restrittive sull’immigrazione ma poi non le applicano? La risposta la fornisce Milton Friedman. Secondo Friedman l’immigrazione è un beneficio se non esiste lo stato sociale. Ma, se esiste, gli immigrati ne dovranno beneficiare e quindi le tasse aumenteranno. Per qualche strano motivo, Friedman non considera che anche il lavoratore immigrato paga le tasse come qualsiasi autoctono. Ma è...

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In pensione sempre più tardi ma ci aspetta una vecchiaia da malati cronici

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo ottimo contributo del nostro lettore Bruno Lazzarin di Torino Propongo in forma grafica i dati ufficiali tratti da “aperto.comune.torino.it” dei decessi dell’area torinese relativi all’anno 2011 (non ho trovato dati più recenti). I dati estrapolati sono relativi ai decessi per età compresa tra i 50 e 99 anni, cioè quelli relativi alla popolazione prossima alla uscita dal lavoro o già in pensione, senza distinguere tra popolazione maschile e femminile. Ho...

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Di sanità leggere, di reti primarie, di terzi settori

      Ogni tanto capita di ascoltare o leggere sui media interviste o articoli che esprimono perfettamente lo spirito del nostro tempo, lo zeitgeist di questa gaglioffa postmodernità sociopatica che ha permeato la nostra cultura di socialdarwinismo. La cosa più sorprendente  è la naturalezza con cui certi concetti vengono espressi, al punto che se uno non fa mente locale non li nota nemmeno, segno dell’introiezione di una linea di pensiero che  tanto estranea ci fu ieri quanto...