Confini. Un elogio dialettico

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5 risposte

  1. Erno Ferri ha detto:

    La dotta disquisizione filosofica rende più incerta la valutazione oggettiva del fenomeno dell’immigrazione e anche delle ragioni dell’indebolimento dei confini all’interno della UE. Il fenomeno epocale dell’immigrazione nasce principalmente da condizioni di vita rese precarie nei Paesi di provenienza ( guerre, contrasti tribali usati per disgregare gli Stati e rapinare risorse, condizioni economiche precarie ecc. ). Contribuiscono poi la possibilità di diffondere informazioni ( spesso esagerate o false ) sulle condizioni di vita dei Paesi occidentali e l’evoluzione delle comunicazioni e dei mezzi di trasporto. ” Il nobile ideale dell’accoglienza” è spesso stimolato dalle stesse forze che lucrano sull’immigrazione per aumentare le loro ricchezze e/o il loro potere ( il capitale finanziario e anche la stessa chiesa cattolica). Anche all’interno dell’Europa non avendo costruito uno Stato Unitario e Democratico l’allentamento dei confini sembra più uno specchio per le allodole finalizzato a creare ” vincoli esterni”che tendono a cancellare le Costituzioni Nazionali. La cessione della sovranità monetaria e la consegna di fatto all’oligarchia finanziaria ha creato vincoli incredibili agli Stati Nazionali e ha determinato condizioni di impossibile superamento della crisi economica attuale.

    • Durga ha detto:

      Il fenomeno dell’immigrazione incontrollata e’ incoraggiato anche da norme ormai sbagliate sulla concessione dell’Asilo (che potevano andar bene ai tempi della Guerra Fredda, non ora)

  2. Massimo Morigi ha detto:

    1 maggio 2015 – L’idea di abolire le frontiere perché di per sé queste sarebbero la fonte della violenza orrganizzata degli stati (che è stata la principale panzana propagandistica per giustificare la nascita dell’unione europea) equivale a dire che per limitare l’aggressività di un singolo uomo è necessario annullare il senso di sé e la sua personalità che lo distingue e lo separa dagli altri uomini. In realtà questa idea non è altro che una fanfaluca per gonzi frutto di incultura politica e dell’eterna consapevole astuzia strategica delle classi dirigenti che vogliono, appunto, rimanere per sempre dirigenti alle spalle dei suddetti gonzi. Massimo Morigi

  3. Vittorio ha detto:

    Nessuno stato può esistere senza confini e lo stato sovrano, in quanto tale, gode della prerogativa inalienabile (e del dovere) di controllare i suoi confini stabilendo chi può entrare e a quali condizioni. Esattamente come ciascuno di noi fa a casa propria. Vedi Austria.

  4. Durga ha detto:

    Se si aboliscono i confini si ritorna alla Preistoria (quella della Prima Eta’ della Pietra, perche’ poi le tribu’ incominciarono a cercare di delimitare le rispettive zone di caccia)

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