GEAB 45: le speranze di LEAP/E2020 e le nostre
di Stefano D'Andrea
Felice Capretta e i suoi collaboratori hanno tradotto ottimamente il GEAB n. 45 di LEAP/E2020, del 16 maggio 2020. LEAP/E2020 "tifa", evidentemente, per l'Europa continentale (mi sembra indubitabile). E quindi può sbagliare previsioni e analisi a favore dell'Europa. Inoltre, se anche volessimo tralasciare il tifo, è comunque certo che LEAP/E2020 non ha alcun interesse a tener conto dell'impoverimento "momentaneo" (come minimo potrebbe durare qualche anno) dei cittadini degli stati europei.
Agli autori del rapporto non interessa se i cittadini degli stati europei, per sopravvivere, si indebiteranno, se perderanno parte delle tutele sociali che avevano. Né ad essi interessa che i cittadini degli Stati europei hanno già perduto alcune tutele e già da tempo, in grande percentuale, non risparmiano ma, anzi, in molti stati hanno comprato a credito, con mutui trentennali, immobili che tra dieci anni, forse, "se tutto andrà bene", avranno il valore che avevano due anni fa e in altri stati hanno svolto, in percentuale notevole, vacanze a credito. Figuriamoci, poi, se LEAP/E2020 ha un minimo di interesse per tutte le conseguenze non materiali, ma spirituali e culturali, che la scelta europea e globalista dell’ultimo ventennio ha comportato sulla nuda vita dei cittadini europei. LEAP/E2020 narra la lotta tra alcune volontà di potenza.
Le volontà di potenza sono quelle dell'Europa continentale, del Regno Unito e degli Stati Uniti. Nel narrare questa lotta LEAP/E2020 è ottimista. Vede unità, determinazione e coraggio in Europa, cecità e ormai impossibilità di reagire in Gran Bretagna e incapacità-impossibilità negli Stati Uniti.
Può anche darsi che i bravi analisti di LEAP/E2020 abbiano ragione. Io mi limito ad osservare che coloro che hanno interesse a far sparire le automobili dalle città, a tassare gravemente l'automobile, a far tornare i bambini in strada, a bandire giocattoli mostruosi, a vietare il credito al consumo, a limitare il finanziamento degli immobili al 50% del prezzo e il tempo di restituzione del prestito a quindici anni, a reintrodurre l'equo canone, ad abrogare la legge antitrust e a ridare efficacia all'art. 43 della Costituzione della Repubblica Italiana, a ridare al Governo sotto il controllo del Parlamento la manovra sulla riserva frazionaria, ecc. ecc. (i lettori di www.appelloalpopolo.it hanno ormai un’idea ben chiara di quelle che a nostro avviso sono le priorità), coloro che hanno questi interessi, dicevo, non riceverebbero alcun vantaggio dalla vittoria netta della volontà di potenza europea. Certo, se alla fine LEAP/E2020 avesse ragione, "a conclusone" della crisi, mutato il concetto di occidente (ossia spostatosi l'occidente verso oriente, o meglio identificatosi con quella che ora è la parte orientale), i capitali affluirebbero in Europa e i cittadini potrebbero cominciare a vivere a credito come hanno fatto per tanto tempo gli Statunitensi e i cittadini del Regno Unito; per poi scoprirsi uomini pieni di larve (cfr. Il capitalismo parassitario e gli uomini pieni di larve, https://www.appelloalpopolo.it/?p=892), pedine schiave di una forma organizzativa che genererà un'altra crisi.
Noi speriamo che l'ultimo passaggio, quello "sperato" da LEAP/E2020 non si verifichi. Che l'Europa giunga alla battaglia finale stremata e sia moribonda al momento della vittoria. A quel punto i popoli europei, liberati dal fantasma anglosassone, e stanchi dell'Europa del capitale, della moneta e del credito, recederanno dai Trattati e attaccheranno l'ordine giuridico (europeo) che vorrebbe farli divertire e così di-vertere dalla loro storia; mentre troveranno in quest'ultima – esclusi gli ultimi venti anni, ossia proprio gli anni più "importanti" della storia europea – le fonti di un rinnovato ordine giuridico e morale. La pace tra i popoli europei risiederà in un'alleanza militare europea e non più in uno spazio disciplinato dalla libera circolazione del capitale, delle merci e del lavoro, dal dogma della concorrenza, da quello monetarista, dal feticcio della libertà di impresa e da quello delle merci. La nostra "fede" non è più irragionevole di quella di LEAP/E2020. Anzi, l'idea potrebbe realizzarsi anche se per l'Europa del capitale le cose non andassero così bene come LEAP/2020 prevede. Se LEAP/E2020 esprime così impunemente le sue speranze, perché noi non dovremmo esprimere le nostre?
Ciao, Armando. Secondo me sei molto confuso. Provo a mostrarti perché
A) "ciao,
allora continui proprio a non capire, eh ?
Gli stati non contano, quello che conta è la cittadinanza. E l'unica istanza rimasta a difesa della cittadianza è l'Europa".
1) Gli stati non contano o non conta lo stato italiano? Qui dici gli stati ma sotto parli dello stato italiano. Ora, che gli stati non contano mi sembra proprio una idiozia. La Russia, la Cina, l'India, il Brasile ecc. ecc. non contano? Ma fammi il piacere! E' falso in qualunque modo intendi la frase. Forse volevi dire che gli "stati europei non contano". ma anche così intesa la frase è falsa. Almeno la Germania conta.
2) "Conta la cittadinanza" che significa? Non ho mai saputo che siano esistiti cittadini senza stato (anche se federale come gli USA) e viceversa.
3) Che l'unica istanza rimasta a favore della cittadinanza sia l'Europa è addirittura buffo. La cittadinanza europea non esiste. Dalla rivoluzione francese, la cittadinanza è stata il titolo per usufruire della scuola pubblica: la scuola che frequentano sessanta milioni di italiani (e stranieri che prima o poi acquisiranno la cittadinanza italiana) è italiana, non europea. Italiano, non europeo, è anche il sistema sanitario nazionale. Il diritto che si insegna nelle facoltà di giurisprudenza è scritto in italiano (il diritto dell'unione europea è una singola materia, pure studiata in italiano, peraltro). Il diritto che vincola i nostri contegni è scritto in italiano. Il 99% degli italiani si informa in italiano, via internet, giornali e televisioni. L'80% degli italiani conosce i prodotti tipici delle diverse zone d'italia, i diversi paesaggi, le cittadine più importanti di ogni provincia, i diversi rilievi montuosi. Dell'europa che sappiamo? Che sa, almeno, la grande maggioranza degli italiani? Non più di ciò che si può apprendere da un mappamondo, con qualche conosceza speciale di città visitate durante viaggi organizzati. "Cittadinanza europea", dunque, è uno slogan che non significa nulla.
B) "Il commentario che hai pubblicato su Magachip riguardo l'ultimo bollettino GEAB n° 45, è davvero penoso, e disinformativo".
1) Il mio commento non conteneva alcuna informazione, perciò non poteva essere disinformativo.
2) Siccome, LEAP/E 2020 esprimeva proprio le speranze che ho riportato, ciò che a tuo avviso è penoso è il fatto che io abbia espresso le mie speranze. "penoso" mi sembra allora un termine eccessivo, che si giustifica soltanto per il fatto che sei irritato. Figuriamoci se chi apre un sito deve astenersi da scrivere le proprie riflessioni e le proprie speranze!
C) E' evidente che il tuo narcisismo condiziona parecchio la tua capacità di comprensione ed analisi.
Vendola oggi parla di secessione del Sud. Bossi sono anni che parla di secessione del Nord. Lo vuoi capire che la situazione è molto più compromessa di quelo che desidera il tuo ego nazional-popolare, oppure intendi continuare a sparare illusorie cazzate su riscatti nazionali più improbabili che perniciosi ?
1) Non mi è chiaro se, secondo te, oltre l'ego nazional popolare esista anche un ego europeo. Né mi è chiaro se possa essere narciso soltanto uno che crede che i soggetti della storia sono in primo luogo gli Stati nazionali o se possa esserlo anche chi crede in una cittadinanza europea che non esiste. In ogni caso tutto il tessuto del ragionamento mi sembra confuso e non credo se ne possa venire a capo.
2) Non è che sei tu l'egocentrico? Sei nato in un paese, che dichiari ti sta stretto. Hai una moglie di un altro paese. Vivi e lavori in altri ancora (se non ricordo male). Lo vuoi capire che questa è la tua "condizione" (molto sfigata, dal mio punto di vista, ma nella vita possono accadere disgrazie peggiori), che non coincide con quella del 98% degli italiani?
3) Sei sicuro che in caso di secessione non interverrebbero i militari italiani? Sei sicuro che non ci sarebbe la guerra civile? Io direi che al 60% interverrebbero i miitari e al 50% ci sarebbe la guerra civile. Ti sembra esagerato? 20 o 10% ti sta bene? E il 10% ti sembra una speranza vana? Proprio a te che credi esista una europa che non esiste? Bah, l'incoerenza e "l'ego europeo" (il nulla allo stato puro) sembrano strabordare dal tuo commento
4) Per quale ragione una secessione del nord o del sud sarebbe favorevole alla tua prospettiva europea? Il tuo commento tace sul punto.
Ciao
son completamente d'accordo sul commento fatto dal d'andrea ,al gruppo europeo di analisi economica europe 2020. anzi lo considero bonario, questi signori di europe 2020 hanno fatto parte dei dirigenti che hanno introdotto l'euro e la bce in europa,veri flagelli per i popoli europei,e nel mentre criticano giustamente l'operato economico dei potenti,mai che lancino una critica alla bce che stampa da anni tonnellate di carta dal nulla con su scritto euro e per la quale milioni di europei vendono il lavoro e la vita……………………….per poco o niente ,,,,,,,,,,,,,,bce che assieme alla fed e al sistema bancario a riserva frazionaria sono le vere responsabili dello sfacelo attuale del mondo intero.