La scomparsa della sinistra e del centrosinistra in Europa e i sovranisti
di STEFANO D’ANDREA
Il sostegno elettorale ai partiti di sinistra diminuisce in Europa da anni; e in alcuni Stati, come in Italia, è crollato; né vi sono sacche significative di sinistra extraparlamentare.
In grande calo è anche il centro-sinistra, qualsiasi cosa abbia significato negli ultimi venti anni questa espressione: i partiti di Sanchez, di Hollande e la SPD sono ai minimi storici.
La scomparsa della sinistra e del centro-sinistra in Europa è una buona notizia per i sovranisti?
Certamente, essa ha immensa rilevanza per i sovranisti. E’ la loro fortuna ed è anche la loro ragion d’essere.
Scomparsa la sinistra, non bisogna ricostituire la Sinistra ma promuovere e rendere potente il Sovranismo.
I sovranisti, infatti, in primo luogo, non sono soltanto Pesenti e Togliatti ma anche Fanfani, La Pira, Mattei, Riccardo Lombardi e Beneduce (la politica economica del trentennio glorioso); e in secondo luogo sono molto altro (la democrazia dei partiti popolari, per esempio) non riducibile all’economico: se il potere non è puro spirito esso è comunque anche spirituale (e persino il potere economico si fonda su un potere spirituale – un linguaggio, una ideologia, un sistema di concetti e di slogan, una convenzione che ha vinto -, ci ha fatto osservare Marco Guzzi).
Si festeggi dunque la scomparsa della sinistra e del centrosinistra.
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