Uolter is back
di ANDREA ZHOK (FSI Trieste)
Oggi grande articolo di battaglia di Veltroni l’Africano su Repubblica. Come un novello Cincinnato anche Uolter poggia l’aratro e ritorna sui campi di Marte quando la Patria chiama.
In un singolo articolo WV riesce a:
1) citare a sproposito il povero Luciano Gallino, approfittandosi della prematura dipartita del medesimo;
2) dire che “non-si-tratta-di-fare-parallelismi-col-Nazismo-figuriamoci”,
e poi infilare uno dopo l’altro:
a) il successo nazista nelle elezioni dello Hannover nel 1933,
b) una menzione alla terza guerra mondiale,
c) un richiamo (a fine estate) all’apparente quiete dell’estate del 1939 (Achtung, il 1° settembre 1939 la Germania attaccò la Polonia; tra due giorni “non-dite-che-non-ve-l’avevo-detto”),
d) un ricordo di Weimar,
e) e dulcis in fundo una menzione della Shoah;
3) far vedere che ha letto Shakespeare citandolo con la stessa pertinenza di una marmellata d’arance sulla pastasciutta;
4) aprire un siparietto in cui si compiace di presentarsi come padre nobile, un grande uomo “che ha dedicato tutta la sua vita a ideali di democrazia e progresso” (pausa, gli occhi si inumidiscono, un gesto pudico deterge la lacrima incombente, applauso);
5) prodursi in un classico dell’industria della lacrima per procura: l’esibizione dell’infanzia sofferente.
Ed ora che siete belli caldi arriva ciò che conta:
6) il protezionismo, il populismo e il sovranismo sono il Male Assoluto.
Perché?
Perché sì, e sennò cosa stavo a fare il preambolo sui Nazi.
A questo punto il più è fatto, ma WV deve presentare anche l’ANALISI, quella cosa che serve a spiegare com’è che, pur avendo avuto sempre ragione su tutto adesso lui, e Renzi, se ne stanno a bordo campo con l’aratro in mano.
E qui scopriamo che la sinistra un erroruccio in effetti l’ha fatto. La sinistra non ha colto alcuni aspetti STRAORDINARIAMENTE SORPRENDENTI del mondo reale, roba che nessuno, vivaddio, avrebbe potuto anticipare:
il libero mercato capitalistico
a) produce precarietà;
b) aumenta le differenze reddituali.
Arrivati a questo punto qualcuno avrebbe dovuto misericordiosamente abbatterlo, ma Uolter continua imperterrito in una riedizione del Pippo Kennedy Show dove sfilano senza nessi logici di rilievo:
la sinistra divisa, la contestazione dei saggi e competenti, Trump brutto, Obama bello, Ian Palach eroe, gli Stati Uniti d’Europa, immaginare il futuro, lo schiavismo, l’emancipazione delle donne, i diritti civili, l’accoglienza, le regole, Zelig, Ettore Scola, e poi…
e poi immagino Martin Luther King, Kennedy, il Papa, ma, confesso, non ce l’ho fatta…
Esiste un noto fenomeno per cui se ripetete senza interruzione una parola a un certo punto essa perde ogni senso.
Ecco, vale anche per le frasi fatte.
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