GIOVEDÌ 12 GENNAIO A BARI
di STEFANO D’ANDREA
Giovedì 12 gennaio a Bari, nella sede di Marxventuno, discuteremo il mio libro. Tra breve avrò modo di discuterne con studiosi del diritto dell’Unione Europea e costituzionalisti. A Bari, invece, ne discuterò con uno storico e uno studioso della politica.
Bisogna che il pensiero inizi a diffondersi in tutte le discipline.
Resto convinto che la riflessione sull’Unione Europea sia appena iniziata.
Se infatti, fino a dieci anni fa tutti erano europeisti o indifferenti e non vi erano antieuropeisti – situazione mai verificatasi in Italia con il comunismo (gli anticomunisti erano più dei comunisti) e con il fascismo: gli antifascisti erano tanti, anche se ampiamente minoranza, e anche se ridotti all’innocuità o al silenzio – vuol dire che non c’era pensiero ma soltanto tifo.
E siccome gli antieuropeisti non vi sono quasi nemmeno adesso, perché, salvo un 4% di italiani, gli altri si dicono al più “euroscettici”, vuol dire che il pensiero manca anche adesso.
Senza il momento della negazione dell’affermazione, non c’è mai sintesi o superamento o sconfessione, dunque non c’è mai verità, perché non c’è dialettica, ossia non c’è pensiero.
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