Cinque poesie politiche
di MATTEO VOLPE
L’Europa Unita
L’Europa Unita
è un mostro senza testa
con mille dita.
Afferra, mastica e ingolla.
E poi sputa le ossa.
Non disdegna
gli esemplari più vecchi
da spolpare fin nelle midolla.
Ma predilige giovani vergini
di carne succosa
e mente malleabile come burro:
ha lanciato
tante monetine colorate
come esche a cui pesce abbocca
credendosi salvato.
L’Europa Unita s’è ritagliata
le sue mille facce
su misura,
che ora ministro
ora banchiere
ora buffone da circo
le tira fuori una alla volta
o tutte insieme
e te le sbatte
come numi malvagi
sul tuo cammino.
E il peggio
di tutto l’affare
è che non sai neanche
a chi sparare.
***
Giornata della memoria
Volgendo altrove
lo sguardo non troverete
camicie nere o brune.
Non scoprirete
armati di coltelli
ricchi banchieri
né di manganelli.
Non il saluto di ieri
a mano alzata
nelle strette di mano
né gesti da camerata.
Nelle conferenze del ramo
di economia monetaria
non c’è traccia
di retorica o di vuota oratoria.
Nessuna caccia
armata al dissidente,
nessuna persecuzione
nessuna isteria da demente.
La peggiore intenzione
criminale si cela
dietro un mite borghese
che tesse piano la sua tela.
Non è l’ora, né l’anno, né il mese
di rivangare
fasci o croci uncinate
ma di un segreto lavorare.
Non sono state espugnate
che scuole e accademie,
libri e giornali,
senz’armi, ma senza requie.
Parlino di democrazia e di ideali,
noi li approviamo.
Ma intanto, prosegue l’inganno,
la parola è presa all’amo.
Quando poi si accorgeranno
sarà troppo tardi
e una sterile rivolta
non fermerà
la soluzione finale.
***
Elezioni americane
E continuate a chiamarla democrazia
questa farsa oscena e putrescente.
Bisognerebbe tenerla a distanza
come la peste, questa epidemia mortale
della politica e della civiltà;
e invece l’avete coltivata,
ravvivata e venduta al mondo intero
come merce pregiata.
Due personaggi, non più di due,
il buono e il cattivo,
il bianco e il nero;
un ring, un pubblico bambino,
battute cretine e colpi bassi.
Tanti coriandoli,
nel giorno in cui
la morte si veste a festa.
E i guitti con la penna in mano
si divertono
a divertirvi;
e le valanghe di banconote
piovono sul Congresso
e sui candidati;
e la Goldman Sachs,
la Monsanto,
la Chevron
e Big Pharma:
il vostro Re Mida
avvolge tutta questa merda
in una sottile patina d’oro,
perché voi
possiate guardarla,
desiderarla, assaggiarla,
degustarla, intossicarvici,
e ridere felici, e andare sorridenti
a disegnare la vostra croce
credendo di aver fatto
il vostro dovere.
Gli anfitrioni ufficiali
continueranno a spargere
la loro bava informativa
nei vostri salotti,
e voi resterete lì, fermi,
a sguazzarci dentro,
invece di fracassargli il cranio.
E continuerete a chiamarla democrazia.
***
Diderot
Volevi liberare l’Uomo
da Re, Reami e Religioni.
E adesso guardali
i pargoli della nuova era
sono come pedine
di una gigantesca scacchiera.
Il Re, ghigliottinato,
è tornato sul trono spavaldo,
al seguito un giornalista,
che gli regge il capo.
I Reami sono tele di ragno,
labirinti di specchi
che riflettono l’immagine
della preda che intrappolano.
E la moderna Religione
scientificamente lavora
sulla mente già labile
dei suoi seguaci.
Render l’Uomo
non schiavo
ma servo.
Severo giudizio
autoimposto
su ogni emancipazione.
Devono pagare, gli uomini,
come Prometeo
per aver sfidato gli Dei,
per aver vissuto
al di sopra del loro potere.
E la Ragione,
muta consigliera
provata dal rigore monacale,
osserva silenziosa
lo scempio perpetrato
da possessori
di discretissimi gioielli.
***
Aratura
Non è più tempo
di raccolta.
È appassito il grano.
Ghiaccia e desolata
la campagna.
Bisogna arare
l’asfalto pernicioso.
Sollevare la zolla
catramosa e incidere
l’ostinato calcestruzzo
segnandolo
con intrepido aratro.
Si può forse
rendere fertile
persino il granito?
Persino nel duro cemento
a volte un ciuffo d’erba
s’insinua.
Testi tratti per gentile concessione dell’autore dalle raccolte Canti metropolitani (Ediemme Cronache Italiane Salerno, 2014) e Eutopia (Il Convivio, 2016)
A MONTECICORIA
A montecicoria non si fa
la storia, ma si fa baldoria, ma tra
truffe, inganni imbrogli, gli italiani
prendono delusioni, batoste, fregature, tutti
gli anni.
Solo la verità, la faccia pulita, andrà
sempre e solo avanti, senza paure,timori.
Viva la verità, la coscienza pulita,l’importante
è non avere rimorsi, stare in pace
con se stessi, quello conta veramente.
Lasciate stare i giudizi degli altri.