Popolo, nazione, confini, protezione, civiltà

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12 risposte

  1. FaEr7609 ha detto:

    Avrei tante domande ( tipo che fine fanno l’art 11 , terzo periodo , della costituzione o l’articolo 3 preliminare del progetto per la Pace perpetua di Kant ; come farebbero San Marino e simili ; se si prendesse , invece che quello dei venditori , il punto di vista dei consumatori il protezionismo diventerebbe un danno ; oppure se si prendesse il punto di vista di classe invece che quello nazionale etc etc etc ) ma non volendo abusare ( se vorrete , avrete modo di rispondere ) intanto ne faccio solo una , che è la seguente .

    Quando lo Stato si dedicherà faticosamente alla costruzione della personalità originale , straordinaria , geniale , non omologata , del popolo … ecco , durante quel periodo , se uno ( del popolo ) volesse , potrebbe ancora liberamente usare l’alfabeto latino ( che deriva da quello greco occidentale ) e i numeri ( arabi ) ; scrivere su internet ( invenzione straniera ) ; curarsi con i farmaci ( tutti di origine straniera ) e le tencologie mediche ( tutte di origine straniera ) ; leggere Marx , la Bibbia ecc. ( l’elenco degli autori stranieri è ovviamente infinito ) , o solo scrivere un libro ( invenzione straniera ) ; guardare un’opera teatrale di Shakespeare o solo fare teatro ( invenzione straniera ) ; ascoltare Bob Dylan , i Pink Floyd , God save the Queen dei Sex Pistols o le canzoni in dialetto genovese di DeAndré come Creuza de ma , o solo suonare una chitarra moderna ( invenzione straniera ) ; vedere un film di Ken Loach , di Kubrick , di Miyazaki , o solo fare un film ( invenzione straniera ) ; guardare un dipinto di Monet , Picasso , Schiele , o solo dipingere ( invenzione straniera ) ; giocare a calcio o a basket ( invenzioni straniere ) ; mangiare un kebab , couscous , un croissant , la paella , la cioccolata ecc. ( anche l’elenco dei piatti di origine straniera è ovviamente infinito ) , o semplicemente cucinare le patate , lo zucchero , le spezie , i fagioli , il pomodoro , il caffè ecc. ( anche l’elenco delle materie prime di origine straniera è infinito ) ; usare un termosifone , una lampadina , una finestra , un ascensore , un computer , un’automobile , un treno , un aereo , un telefono cellulare , internet etc.etc. ( anche l’elenco delle invenzioni di origine straniera è ovviamente infinito ) ; fare l’amore e fare figli ( che avranno diritto ai tuoi stessi diritti ) con persone di origine straniera ; etc , etc , etc , etc , etc , etc , etc ?

    Se la risposta , come penso , sarà “Si , quando lo Stato si dedicherà faticosamente alla costruzione della personalità originale del popolo italiano , cioè la Nazione italiana , se uno ( del popolo ) volesse , potrebbe ancora liberamente fare tutte quelle cose “ .. dicevo , se la risposta come penso sarà quella , cosa vorrà dire , come si tradurrà , concretamente , nella pratica legislativa , “la faticosa costruzione della personalità originale del popolo italiano” ?

    • Vittorio ha detto:

      Costruire la personalità del popolo italiano significa tutelarne la cultura e le tradizioni senza inseguire scioccamente modelli proposti (e a volte imposti) dagli “amici” anglo-americani. Mi viene in mente, ad esempio, il nostro sistema scolastico ed universitario che era un’eccellenza e che è stato stravolto e squalificato negli ultimi decenni per inseguire il modello di istruzione americano (che non è un’eccellenza).
      Ps: l’elenco delle invenzioni di origine italiana è molto più lungo di quanto si possa immaginare (e anche questo andrebbe raccontato nelle scuole).

      Distinti saluti

      • FaEr7609 ha detto:

        Sono d’accordo nel criticare la cosiddetta riforma “Buona Scuola” o la precedente riforma Gelmini etc ( anche se il minare le fondamenta democratiche, cooperative e formative della scuola, trasformandola in un’azienda e asservendola a logiche competitive e di profitto , non è stato dettato esattamente da un inseguimento di un altro modello di istruzione nazionale particolare , puro e originario , come se esistesse ; tra l’altro , in quello statunitense , è vero che l’università costa tantissimo ma la scuola è obbligatoria , in quasi tutti gli Stati , fino ai 18 anni , e soprattutto è totalmente gratis , libri compresi ) . Ma sulla critica alle cosiddette riforme scolastiche degli ultimi anni siamo comunque d’accordo .
        Non capisco in ogni caso quale sarebbe l’originalità nazionale del sistema scolastico italiano . La liberalizzazione dell’accesso all’università del ’69 è frutto delle lotte dei movimenti studenteschi ispirate da filosofi come H.Marcuse e la “lettera ad una professoressa” del ’67 di Don Milani aveva una chiara impostazione marxista ; la scuola aperta a tutti e gratuita dell’art 34 della Costituzione ha una matrice palesemente illuminista tant’è che è praticamente uguale all’art 26 della Dichiarazione universale dei diritti umani . Con Gentile abbiamo influenze di Hegel , Fichte , del Panteismo etc e i licei sono stati istituiti da Napoleone . Insomma quale sarebbe questa originalità nazionale del sistema scolastico italiano ?

        • Vittorio ha detto:

          E’ chiaro che niente è stato inventato dal nulla. Anche Picasso, da Lei citato nel primo commento, si è ispirato all’arte africana. La Bibbia prende a piene mani dalla letteratura sumera, vedi poema di Gilgamesh. Se la mettiamo su questo piano è più costruttivo parlare di peculiarità, o meglio, di eccellenze piuttosto che di originalità. Per quanto riguarda il sistema scolastico italiano, la sua peculiarità e la sua eccellenza si evincono facilmente dai risultati prodotti. L’energia nucleare non sarebbe stata scoperta senza l’apporto dei ragazzi di Via Panisperna. La plastica è stata inventata da Giulio Natta. Il personal computer è stato inventato dagli ingegneri dell’Olivetti e, se l’Olivetti non fosse stata costretta a vendere agli americani, Bill Gates e Steve Jobs sarebbero rimasti a masturbarsi nei loro garage. Il microchip e il touchscreen sono stati inventati da un tale Federico Faggin. Senza l’algoritmo di Viterbi Lei non potrebbe scaricare da internet i suoi video preferiti (Pink Floyd, Bob Dylan, John Lennonn e quant’altro). Potrei continuare a lungo ma penso di avere reso l’idea della grandezza e della peculiarità delle quali dovremmo essere tutti quanti orgogliosi (anche Lei).

          Distinti saluti

          • FaEr7609 ha detto:

            Lei capirà bene che Faggin , senza aver studiato fisica , e senza il contributo di altri saperi e materie prime che gli sono arrivati , non si sarebbe mai nemmeno avvicinato all’intuizione del microchip . E la fisica , e quegli altri saperi e materie prime che ha potuto usare , non sono evidentemente “originalità” dello “spirito”(??) e del “genio”(??) ( sto citando l’autore dell’articolo ) del popolo italiano . Ma guardi che questa verità è inerente anche alle invenzioni di Steve Jobs , ad un dipinto di Picasso come lei ha ben sottolineato , a tutto . ( Tante persone saranno state geniali , ma è un’altra cosa ) . E’ proprio la retorica nazionalista che è un furto ( è un po’ la stessa falsa coscienza furtiva che copre ideologicamente la logica dei brevetti , l’arma più potente del capitalismo attuale ) oltre ad essere lo strumento propagandistico di una chiara tendenza politico ideologica . Quindi non potrò mai essere “orgoglioso” di questa roba ( anche perché , come diceva Schopenhauer , “Ogni miserabile babbeo, che non abbia al mondo nulla di cui poter essere orgoglioso, si appiglia all’ultima risorsa per esserlo, cioè alla nazione cui appartiene” ) . Se mai sarò orgoglioso quando , ovunque nel mondo , ci saranno lotte per le idee in cui , anche io , credo : quindi quando in Vitnam , in Cina , a Detroit , in qualche maquilladoras etc etc , i lavoratori ( di qualunque provenienza ) lottano , per tutti , contro le logiche dello sfruttamento ; quando da ovunque nel mondo arrivano idee e soluzioni per aggirare e distruggere la logica privatista e furtiva di un qualche brevetto ; quando , ovunque nel mondo , si sfidano le frustate , la prigione e molto spesso la morte , pur di ottenere un solo avanzamento nell’allargamento dei diritti ( sociali , civili ) ; sono orgoglioso quando , ovunque nel mondo , succedono queste piccole cose http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/08/02/cagliari-straniero-fermato-dai-controllori-sul-bus-passeggeri-lo-difendono-razzisti-lazienda-noi-in-regola/3771826/ Etc.Etc..

  2. Vittorio ha detto:

    Tra le armi del capitalismo, mi permetto di segnalare, vi è il totale asservimento degli stati alle multinazionali e la rinuncia, attuata a suon di trattati internazionali, al controllo dell’economia, prerogativa inalienabile di uno stato degno di questo nome e, non a caso, sancita dalla costituzione. Possiamo riassumere questa istanza sopra descritta e tutto ciò che ne consegue con l’espressione “interesse nazionale”. Ora mi chiedo, e Le chiedo, se, visto che le eccellenze italiane non esistono, e chi sostiene il contrario è un miserabile babbeo (Schopenhauer), esista almeno l’interesse nazionale. Perchè, se anche la richiesta avanzata dai movimenti sovranisti democratici, quindi non fascisti e non identitari, di perseguire l’interesse nazionale è solo retorica nazionalista, allora Lei mi deve spiegare come intende lottare contro le logiche dello sfruttamento e in favore dei diritti dei cittadini e dei lavoratori del suo paese e di tutto il mondo.
    Ps: mi perdoni se insisto su questo tema, ma Steve Jobs non ha inventato un bel niente. Il marketing e la scienza sono due cose diverse.

    Distinti saluti

    • FaEr7609 ha detto:

      Dell’interesse nazionale a me non interessa nulla . A me interessa l’interesse di classe che è antinazionale . In apparenza potrebbe sembrare che ci siano tre strade perché il “politico” abbia il controllo sull’economia , : 1) l’autarchia che , per quanto già detto , rende come minimo demagogo chi ne discute ; oltre ad essere becera e vigliacca nei suoi principi ; 2) la politica di potenza , in una miope prospettiva competitiva di avvantaggiarsi a scapito di altri paesi ; anche questa una politica chiaramente becera e vigliacca nei suoi principi e dove in realtà il politico è sempre sottomesso all’economia . 3) la cooperazione e la democratizzazione degli istituti inter e sovra statali .
      In conclusione , di strada in realtà ce n’è solamente una , la nr. 3 , e il cosiddetto “interesse nazionale” è il suo principale ostacolo .

      • max ha detto:

        cvd. supercazzole.
        come si dovrebbe ottenere la cooperazione e la democratizzazione degli istituti inter e sovranazionali? glielo chiediamo per favore?

      • Vittorio ha detto:

        Gli istituti sovranazionali che Lei vorrebbe “democratizzare” (NATO, WTO, UE e quant’altro) non si possono “democratizzare”. Tali istituti sono stati creati dall’alto proprio con l’intento di aggirare le regole di trasparenza democratica ed il mandato popolare al fine di tutelare i mercati, le multinazionali e le oligarchie finanziarie ai danni dei cittadini. Il cosidetto parlamento europeo, ad esempio, non è in realtà un parlamento in quanto non legifera, è uno specchio per le allodole, una delle tante truffe semantiche con le quali i media ci ingannano quotidianamente. Le decisioni, infatti, vengono prese dalla commissione europea che si riunisce a porte chiuse e i cui componenti non sono eletti da nessuno. Andare a “battere i pugni sul tavolo” al cosidetto parlamento europeo per cambiare le cose (democratizzare ?), come crede di fare qualcuno, non serve a nulla. Se ne è accorta anche la furbacchiona Barbara Spinelli che, infatti, non ci va più. Prende solo i soldi.

        Distinti saluti

  3. max ha detto:

    “allora Lei mi deve spiegare come intende lottare contro le logiche dello sfruttamento e in favore dei diritti dei cittadini e dei lavoratori del suo paese e di tutto il mondo”.

    non cè altro modo, per questo le supercazzole della sinistra hanno stancato, chi non l ha ancora capito è perché non l ha voluto capire o perché attaccato agli slogan di sinistra e quindi è uno sciocco o un nemico.
    steve jobs, è uno dei tanti idoli creati dal capitalismo, è niente più che un prodotto, e in più è uno che ce la fa :
    http://ilpedante.org/post/facciamo-come-chi-ce-la-fa

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