Nestlé, “a rischio 800 posti in Italia”
di ADNRKONOS
“La cura dimagrante messa in campo da Nestlé nel mondo, da quando l’azionista principale ha preso la guida e ‘il fondo attivista’ Third Point, esempio di finanza fortemente speculativa, è diventato di fatto azionista principale, sta penalizzando fortemente le attività produttive in Italia”. Lo dichiara Mauro Macchiesi, segretario nazionale Flai Cgil, commentando notizie uscite su alcuni quotidiani odierni.
“La scelta di puntare sui brand ad alta redditività come il caffè e nutrizione del benessere – aggiunge Macchiesi – mette a rischio la chiusura degli impianti di gelato, di cioccolato come la Perugina, di pasta fresca e i servizi di sede. La conseguenza di tale scenario è che sono a rischio circa 800 posti di lavoro. L’Italia diventerà un mercato redditizio per Nestlé come Paese di consumo e non di produzione”.
“L’impatto sarà molto negativo per l’occupazione e per le altre attività imprenditoriali del settore food con una penalizzazione qualitativa del sistema industriale agroalimentare del Paese”, conclude l’esponente sindacale.
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