O sovranismo e socialismo o barbarie
di JACOPO D’ALESSIO (FSI Siena)
Quello che la sinistra e molti marxisti non hanno ancora capito è che in un contesto dove i capitali sono liberi di circolare senza restrizioni, ed è venuto a mancare un soggetto creditizio pubblico (come la Banca Centrale), che invece si è fatto indipendente dalla volontà popolare, sparisce anche la LOTTA DI CLASSE. Infatti:
1) l’impresa raggira il conflitto operaio delocalizzando e vanificando così qualsiasi tentativo di mediazione delle parti sociali nei luoghi di produzione;
2) il divieto di spendere moneta da parte dello Stato lascia aperto lo spazio ai grandi capitali privati che li fagocitano e li mercificano.
La riconquista della “sovranità popolare” (cioè della democrazia) e dello “Stato” (già a partire da ciò che fu la Resistenza), quale figura storicamente preposta a disciplinare il Capitale, sono perciò le premesse necessarie, sia pure ancora non sufficienti, per condurre avanti una qualsiasi battaglia di ordine socialista.
Dunque, o sovranità popolare, stato e socialismo, o barbarie.
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