“Lo Stato è come una famiglia”
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI Pescara)
“Lo Stato è come una famiglia”: quante volte l’avete sentito?
Chi afferma una cosa del genere vuole il Popolo in povertà.
Una famiglia quando spende utilizza il reddito che ha guadagnato con il lavoro. Lo Stato, unico soggetto a poter emettere moneta (attraverso la SUA Banca Centrale), quando spende crea proprio quel reddito che la famiglia guadagna con il lavoro.
Nell’Italia repubblicana, quella dell’eccellenza IRI, dello Stato sociale, della piena occupazione, della mobilità sociale garantita da un’istruzione di qualità per tutti, funzionava proprio così e il debito pubblico era ricchezza privata: da chi vi dice il contrario esigete le fonti.
Le famiglie vivevano più che dignitosamente, guadagnando ricchezza creata dallo Stato… e riuscivano anche a risparmiare (sotto si può apprezzare un bel grafico su quel che era il nostro risparmio privato, il cui crollo è cominciato con la rivoluzione liberale degli anni ’80 e proseguito inesorabilmente con Maastricht): ricordatelo a chi vi dice che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità.
Tutto questo non è possibile nell’Unione Europea, sistema in cui la Banca Centrale, per una FOLLE SCELTA POLITICA basata su dogmi privi di fondamento scientifico, non appartiene agli Stati, ma è diventata un 4° potere indipendente dal controllo dei cittadini, che emette moneta per consegnarla esclusivamente alle banche private.
Sì perché, forse non tutti sanno che… I SOLDI NON CE LI DÀ LA BCE.
Gli €uro emessi dalla Banca Centrale Europea NON sono destinati agli Stati (!!!), ma ai Mercati (ovvero al settore bancario PRIVATO) da cui gli Stati li acquistano, alle condizioni che i Mercati impongono: è il principio della INDIPENDENZA della Banca Centrale sancito dai Trattati (immagine sotto).
Ma indipendenza da chi?
Dai rappresentanti del Popolo!
Ecco spiegata la dittatura dei Mercati e il perché possono ricattare la politica italiana, chiedendo continue RIFORME (ovvero tagli alla spesa pubblica e ai diritti).
Chi ci rimette?
La politica monetaria della BCE, che ha sede a Francoforte e che ha come unico obiettivo la stabilità dei prezzi, è stata ricalcata su quella della Bundesbank tedesca: in pratica entrando nella UE (il Trattato di Maastricht entrò in vigore il 1 novembre 1993) abbiamo accettato le regole (peraltro non solo di politica monetaria) del nostro più acerrimo concorrente, la Germania, che al tempo era definita la grande malata d’Europa (immagine sotto).
E i risultati si vedono, perché non possono esistere regole uguali per economie diverse.
E i famosi FONDI EUROPEI? Chi li finanzia?
NON la BCE, ma gli Stati.
In questi Fondi l’Italia mette diversi miliardi di €uro in più di quelli che riceve indietro (immagine sotto).
Questi Fondi sono perdipiù vincolati a determinati progetti stabiliti dalla UE e l’Italia deve coofinanziarli, cioè metterci ancora altri €uro.
Ricapitolando:
- le emissioni monetarie della BCE vanno direttamente ed esclusivamente alle banche private e sono queste banche ad immettere gli €uro sul Mercato prestandoli agli Stati;
- i Fondi Europei non sono alimentati dalla BCE, ma vengono finanziati direttamente dagli Stati: NON sono quindi “un regalo dell’Europa”, come a qualcuno piace credere, ma soldi che gli Stati hanno preventivamente versato nel Bilancio europeo.
L’Unione Europea, in definitiva, mette gli Stati in concorrenza fra loro, con le imprese, con le famiglie, in una corsa al credito senza alcun controllo statale sulla circolazione dei capitali e governata dai “Mercati” che, in questo modo, riescono ad imporre ai cittadini l’accettazione di dure scelte di politica economica… “al riparo dal processo elettorale“, come ama ricordarci il senatore Mario Monti.
Proprio quel Mario Monti che non prova alcuna vergogna nel confessare come le regole del Mercato globale e dell’Unione Europea siano incompatibili con la democrazia:
L’Unione Europea, quindi, ha trasformato lo Stato in una famiglia… e le famiglie, che un tempo erano in grado di risparmiare, in orde di indebitati cronici: ciò ha fatto sostituendo il tanto vituperato debito pubblico, un tempo reddito e ricchezza dei cittadini, con l’indebitamento privato, nella forma di mutui ultratrentennali, fidi bancari, credito al consumo, che in mancanza di lavoro si trasformano puntualmente in pignoramenti.
Pensate quindi a cosa è diventato lo Stato da quando vi hanno detto che doveva essere come una famiglia, guardate fuori dalla finestra i risultati, pensate alla precarietà delle vostre vite.
Quando gli esponenti dell’attuale classe dirigente vi ripetono sciocchezze come “Lo stato è una grande famiglia”, stanno solo difendendo le loro scelte sbagliate, stanno solo cercando di occultare le proprie responsabilità.
La buona notizia è che se ne può uscire, perché il destino del Paese non dipende da fenomeni ineluttabili, ma da scelte politiche e, quindi, dalla futura classe dirigente: serve una NUOVA CLASSE DIRIGENTE e noi del Fronte Sovranista Italiano la stiamo formando.
Diamoci una possibilità, lavoriamo per Riconquistare l’Italia.
Nel frattempo… “Addoprate a capoccia!”
Una risposta
[…] Qui una spiegazione facile facile di come funziona l’Europa, poi unite i puntini e ARRENDETEVI: qui. […]