Il nemico alle porte
di ANDREA ZHOK (FSI Trieste)
La lettera di Moscovici e Dombrovskis di ieri al governo italiano ribadisce ciò che era emerso informalmente già in precedenza.
I rappresentanti dell’Unione Europea non si sono dati neppure la pena di aprire l’incartamento con la bozza della manovra. Le loro obiezioni sono tutte estranee al merito e legate semplicemente all’entità della “deviazione senza precedenti nella storia del Patto di Stabilità”. Una deviazione che, per inciso conserva il rapporto deficit/pil ampiamente entro il fatidico 3%, per quanto già sforato mille volte in passato.
Ora, capisco i vertici politici di M5S e Lega quando sbottano, rinviando alle elezioni di maggio che, quasi certamente, modificheranno di molto gli equilibri politici nell’UE.
Tuttavia questa posizione sprezzante e generica rischia di focalizzare l’attenzione solo su una sorta di rissa da Saloon, che come politica internazionale è un po’ poco.
Dovrebbero invece esplicitare meglio alle opinioni pubbliche internazionali, quanto già illustrato eloquentemente da Savona: in un’economia europea che sta riducendo le aspettative di crescita a causa di varie crisi internazionali, e con il Quantitative Easing in progressiva riduzione, una manovra di contenimento della spesa, come quella che risulterebbe da un rispetto del Patto di Stabilità, è una manovra suicida.
Comunque congegnata essa sarebbe destinata a intaccare ulteriormente la già modesta crescita, avvitando il paese nell’ennesimo gorgo di austerity-deindustrializzazione-aumento del debito.
Questa non è una previsione basata su avventurosi modelli eterodossi, wishful thinking e utopie, ma è una previsione concorde con un’interpretazione economica del tutto ortodossa, oltre ad essere già stata empiricamente messa alla prova in tempi recenti.
Ora, questo potrebbe far pensare che Dombrovskis, Moscovici e chi li sostiene siano dei clamorosi incompetenti.
Ma siccome questi fanno parte, quantomeno per definizione, dell’élite tecnocratica dei ‘competenti’, la risposta dev’essere diversa.
E l’unica risposta possibile è che non sono incompetenti. Sono semplicemente nemici.
Sono nemici del nostro paese, sono soggetti interessati a danneggiare la nostra economia, la nostra tenuta sociale, la nostra capacità di competizione e ripresa.
Sono nemici che fanno questo con la copertura formale di ‘regole europee’ (aggiustate mille volte in passato) e con l’intento di favorire altri interessi economici ed altri paesi.
E mentre agli altri popoli europei è giusto spiegare le buone ragioni della manovra – che ci sono – francamente con i nemici non si discute.
Si denunciano come tali e si cacciano.
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