Il nuovo razzismo: il suprematismo morale
di STEFANO D’ANDREA
Esistono forme di razzismo, inteso in senso lato, come il sessismo (maschilismo o femminismo, omofilia e omofobia) la religionefobia (islamofobia), l’onestismo e il cinismo, la piddinofobia e la populismofobia, nonché il razzismo in senso stretto, contro i neri che ci “invaderebbero” e persino, secondo certe estreme minoranze di matte, contro i bianchi maschi ed etero.
Queste forme di razzismo sono tutte in aumento. C’è apparentemente una polarizzazione ideologica. Tuttavia in questo caso ideologia non indica altro che una “morale”.
In realtà, siamo in presenza di un diffuso suprematismo morale, che ha riempito il creduto vuoto ideologico. Creduto perché tutti coloro che si scontrano, buonisti, cattivisti, e onestisti, sono in realtà due facce della medesima medaglia neoliberale. Gli onestisti hanno tentato di introdurre una nuova morale liberale. ma non sono riusciti e logicamente non potevano, sicché sono anche essi o buonisti o cattivisti.
Viviamo un mondo egemonizzato da liberali cosmopoliti che si scontrano tra loro sulla base di versioni diverse di suprematismo morale.
Noi che siamo socialisti, radicati nella storia italiana e antimoralisti, per ora viviamo fuori dal mondo.
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