I timorosi dell’odio: bugiardi o ignoranti
di STEFANO D’ANDREA (Presidente del FSI)
Alcuni vorrebbero farci credere o, peggio sono convinti, che ci sia in Italia più odio oggi che durante la prima Repubblica, quando l’odio contro i fascisti, i comunisti (da parte degli anticomunisti), i democristiani (dove governavano con il 50-60%) o, alla fine, Craxi o l’odio contro la Chiesa o contro gli atei raggiungeva livelli oggi inimmaginabili. Per recare soltanto un piccolo esempio, credo che non siano state meno di 100000 le scritte sui muri o nei bagni pubblici o in quadretti appesi nelle stanze di casa – lo aveva un mio caro amico – “quando vedi nero spara, o è un prete o un fascista”.
E poi il fanatismo dei comitati civici di Luigi Gedda, i preti che dicevano (di mio padre) che gli atei erano come asinelli, le persone che litigavano pubblicamente al bar offendendosi dicendo “tu sei proprio un democristiano” oppure “sei sempre il solito comunista di merda”. Diciamo la verità questi finti o veri timorosi dell’odio o mentono o sono privi della minima conoscenza storica.
Viviamo in un mondo in cui tutti i campi è pieno di gretini. E questo è il problema dei problemi: il dividersi quotidianamente e sistematicamente sul nulla.
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