Un giorno di ferie per Riconquistare l’Italia
di MATTEO ROSSINI (FSI Ravenna)
Mercoledì 11 dicembre 2019 mi sono preso un giorno di ferie e, insieme ai soci Francesco Massarenti, che ci ha raggiunti da Brisighella, e Virgilio Venditti, abbiamo dato vita ad un gazebo al mercato di Ravenna, finalizzato alla raccolta delle firme in vista della candidatura della lista Riconquistare l’Italia alle prossime regionali dell’Emilia Romagna. Giornata fredda e soleggiata, arriviamo sul luogo di buon mattino insieme ai militanti di PCI e RC, più tardi arriveranno anche quelli di PaP e della Lega nord. Dall’altra parte della piazza del mercato, in un altro spazio dedicato ai banchetti politici, ho notato la presenza del gazebo dei compagni del PC di Rizzo.
Quando abbiamo predisposto il gazebo, le bandiere, il tavolo e i volantini, lascio i miei due soci a volantinare ai numerosi e “frettolosi” avventori del mercato infrasettimanale e mi accingo a intavolare un dialogo con l’esponente del PCI con cui all’arrivo avevo scambiato qualche battuta. Si parla della nostra presenza alla competizione elettorale e scopro, non senza una certa sorpresa, che lui, dopo aver letto sommariamente qualcosa sul nostro sito, ci ritiene in competizione con loro, poiché siamo per l’attuazione della Costituzione del ’48. E’ la prima volta che ascolto queste parole da un esponente della sinistra, finora, nelle rare occasioni che ci avevano considerato, ci avevano accusato di essere fascisti. Perché nell’immaginario di sinistra vige l’equazione sovranista=fascista.
Riconosco al mio interlocutore l’onestà intellettuale di non averci etichettato a scatola chiusa, senza conoscere niente di noi. Il tempo ci dirà se questo fatto, sia una cosa positiva o meno per noi. In tarda mattinata, quando ormai tutti i partiti presenti insieme a noi hanno lasciato la loro posizione, si sofferma una ex professoressa di letteratura, storia e filosofia al liceo classico, incuriosita dal nostro roll up. Le sta a cuore conoscere l’interpretazione che noi del FSI diamo al termine sovranista. La risposta, per me scontata, è che il termine sovranista non da adito ad alcuna interpretazione, ma tutt’al più è stato strumentalizzato a livello mediatico da alcune formazioni politiche per i loro tornaconti elettorali, perché di sovranità si parla all’art.1 della nostra costituzione, quindi il termine sovranista può essere interpretato solo ed esclusivamente con la Costituzione repubblicana del ’48.
Per la cronaca la professoressa, con la quale ci siamo soffermati fin quasi allo scadere del nostro permesso, è una sostenitrice di PaP e ha contribuito, con la sua firma, alla loro candidatura alle regionali. Il contatto con la gente, la presenza costante in piazza, il dialogo con esponenti di altri partiti, con persone comuni, con amici e simpatizzanti, è l’unica via per una nostra affermazione. Chi ci conosce ci stima per il nostro impegno, la nostra determinazione, la nostra tenacia, da oggi sappiamo che qualcuno teme anche la nostra presenza.
Ci libereremo!
Tutti i contatti e tutte le informazioni sulle sedi comunali dove poter firmare possono essere trovati sulla nostra pagina Facebook regionale
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