600 sono più che sufficienti
di FEDERICO MONEGAGLIA (FSI Trento)
Questa è la frase che quasi tutti coloro che sono favorevoli al taglio dei Parlamentari adducono come motivazione. Ora io mi chiedo: sono sufficienti per fare cosa? Ma ce l’avete almeno una vaga idea di cosa faccia un Parlamento? Sono sufficienti per avere una discussione approfondita in seno alle Commissioni Parlamentari?
Sono sufficienti per controbilanciare il peso maggiore che avranno in proporzione le Regioni nell’elezione del Presidente della Repubblica, visto che la legge non prevede una riduzione proporzionale dei rappresentanti regionali in questa delicatissima fase che influenza la politica interna ed estera per 7 anni e si trascina ancora più a lungo? Credete che dopo questa riforma i Presidenti della Repubblica eletti non saranno via via più federalisti, allargando progressivamente sempre più il divario tra le Regioni?
Sono sufficienti per bilanciare il peso del governo, stante il fatto che il numero dei ministeri dovrà rimanere grossomodo invariato salvo gli aggiustamenti contingenti che però non hanno nulla a che fare con la riforma? La tutela della minoranza ne risentirà o ne uscirà rafforzata? Il numero (assoluto, non relativo) dei parlamentari capaci di intendere e di volere aumenterà o diminuirà?
Della composizione di classe attuale delle due camere, a valle della riforma resteranno fuori dal Parlamento in misura maggiore quelli appartenenti alle classi popolari, o quelli appartenenti all’alta borghesia, rappresentanti delle grandi aziende transnazionali dalle quali prendono enormi finanziamenti e che dunque possono permettersi di spendere molto di più nelle campagne elettorali e nella propaganda quotidiana sui principali mezzi di comunicazione? I rapporti di forza volgeranno in direzione di quei parlamentari che sosterranno la nazionalizzazione di autostrade oppure di quelli (come Lega e PD) che prendono finanziamenti dai Benetton?
Se il rapporto eletti/elettori diminuisce, e di conseguenza aumenta il numero di voti necessari per essere eletti, credete che ne risentiranno maggiormente i partiti che tanto-e forse in parte giustamente-odiate e disprezzate oppure partiti nuovi che si propongano di portare nuove istanze e di rinnovare questa classe politica marcia e putrescente che giustamente volete mandare a casa? I miei contatti che pensano di votare Sì al referendum del 29 marzo sul taglio dei parlamentari hanno pensato a queste conseguenze, e alle molte altre che seguiranno?
Commenti recenti