Lo scoperto di conto corrente
di STEFANO D’ANDREA (Presidente del FSI Riconquistare l’Italia)
Lo scoperto di conto corrente di tesoreria era una anticipazione di cassa, dal 1936 pari al 100% delle spese di competenza, poi dal 1947 pari al 15% e dal 1963 pari al 14%. Se fosse stata necessaria una anticipazione in misura superiore, una legge poteva autorizzarla.
Trattandosi di un’anticipazione, lo Stato doveva rimettere sul conto i soldi durante l’anno, altrimenti l’anno successivo non avrebbe potuto utilizzare lo scoperto, se non nella piccola misura della differenza tra le nuove spese e le vecchie.
Però è ovvio che se lo Stato non avesse coperto lo scoperto, avevamo semplicemente uno Stato inadempiente a una obbligazione nei confronti della Banca centrale, che certamente non agiva contro lo Stato. Di fatto vi sarebbe stata una monetizzazione pura.
Tuttavia oltre all’effetto di cassa che produceva e, di fatto, all’introduzione pura di liquidità in un anno di grave crisi (effetto di fatto che tuttavia non fu mai sfruttato), lo scoperto svolgeva una funzione di MONETIZZAZIONE PARZIALE, REALE E DI FATTO.
Infatti, il tasso di interesse che lo Stato pagava alla banca centrale era fissato per legge all’1% e le spese di conto erano fisse e modestissime.
Ciò significa che nei vari anni in cui l’inflazione fu del 2,5% del 3% del 5%, del 10% e del 20% lo Stato italiano, prendeva 1000 miliardi di lire e ne restituiva sempre 1010, sebbene al momento della restituzione 1010 miliardi valessero 985 o 980 o 950 o 900 o 800 miliardi.
Ma va ben detto che o lo Stato emette titoli per 1000 miliardi di lire a tasso zero acquistati dalla Banca centrale che li rinnoverà in eterno, o la banca centrale crea moneta o lo stato si vede accreditati, eccezionalmente, 1000 miliardi che dovrà restituire a tasso zero in 1000 anni, non cambia un fico secco.
Quindi, in base alla disciplina che lo Stato dà all’istituto, eventualmente lo scoperto di conto corrente può essere utilizzato anche per una pura e totale monetizzazione.
Oggi, con il livello bassissimo dei tassi, uno scoperto di conto corrente che fosse una pura anticipazione, svolgerebbe una funzione di monetizzazione parziale reale e di fatto se il tasso di interesse fosse inferiore a uno.
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