Non c’è tempo (per le “favole”)
di STEFANO ROSATI (FSI Rieti)
Partiamo da un assunto: in Europa non sono come noi che accettiamo sospensioni e limitazioni gravi di diritti costituzionali prese con provvedimenti amministrativi del Presidente del Consiglio in base a una delega in bianco fatta con decreto d’urgenza (una roba da capogiro!!).
I Trattati (che sono la Costituzione dell’Unione Europea) prevedono che l’utilizzo del MES sia subordinato a rigorose condizionalità (art., 136, comma 3, citofonare: “Marattin”) che il regolamento istitutivo del MES disciplina in generale (reg. UE 472/2013).
Quindi per utilizzare il MES senza condizionalità bisogna almeno modificare i Trattati e il regolamento MES. I Trattati prevedono una procedura semplificata per la revisione di alcune sue parti (in cui ricade la parte sul MES) che richiede: una decisione all’unanimità del Consiglio europeo sugli emendamenti, dopo aver consultato Commissione, Parlamento europeo e B.C.E. Le nuove disposizioni del trattato entrano in vigore solo dopo la loro ratifica da parte di tutti i paesi dell’UE secondo le proprie procedure costituzionali (ART. 48 tue).
Come capite bene questo richiede molto tempo. E in questo caso è particolarmente vero che nel lungo periodo siamo tutti morti.
Si potrebbero non modificare i trattati e prevedere solo un regolamento fondato sulla clausola di solidarietà (art. 222 TFUE) ma anche questo richiede molto tempo.
In entrambi i casi, la Corte costituzionale tedesca è pronta a far saltare tutto secondo la sua nota giurisprudenza in materia di tutela della sovranità popolare (e di bilancio dei tedeschi). Una pronuncia sul QE è attesa già a maggio.
Una volta approvati i provvedimenti, il MES dovrebbe emettere obbligazioni per raccogliere la liquidita per erogare tutti i prestiti richiesti da Spagna Italia Francia Grecia e via cantando. Sempre che il mercato abbia interesse a raccogliere tutti questi bond con rendimenti tenuti bassi (anche) dal QE della BCE e sempre che il MES sia in grado di concedere tutti questi prestiti.
Certo, di fronte all’eternità, tutto diventa irrilevante ma quando si parla di MES senza condizionalità bisogna avere presente che già solo il tempo di approvare gli strumenti giuridici necessari comporta ulteriori gravissime perdite economiche e sociali, probabilmente irreparabili.
Per cui vi chiedo: siate responsabili, non parlate a vanvera.
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