Perché eravamo “ricchi”? Una chiave di lettura alternativa

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Una risposta

  1. cannelli ha detto:

    Quello che a me scoraggia sono la completa assenza di controanalisi se infatti io posso anche dare atto alla scusante che all’inizio questo progetto europeo (intendo la parte economica cioè l’euro che in definitiva è il motivo per il quale il divorzio di cui sopra) sembrava meraviglioso perché, seppur non esplicitamente scritto nei trattati che anzi dicevano cose diverse, sottintendeva una sorta di economia comune, non ben identificata, ma comunque presente nei discorsi dell’epoca “un economia europea che avrebbe superato anche quella americana” che faceva presagire ad una forma di ricchezza comune di tutti gli stati. Questo sogno, come detto mai scritto da nessuna parte ma solo aleggiato, si è tramutato nell’analisi fatta sopra ed alla quale veramente la risposta è “vabbè ma oramai che vuoi fare?”, ma c’è, secondo me, una cosa peggiore e cioè che gli stati che hanno enormemente guadagnato da questi accordi sono ora sempre pronti a lamentarsi per le preoccupazioni e le notti in bianco passate per colpa di quei paesi che ci hanno rimesso(e che doverebbero, loro, lamentarsi e perdere il sonno) e mi chiedo: ma al di la dell’economia, come Italiani, ma veramente vogliamo far perdere il sonno e stressare gli Austriaci, i Tedeschi, i Belgi, I Paesi Bassi,la Svezia?, IO NO, per cui andiamo al parlamento europeo e diciamo che ci dispiace per le preoccupazioni che stiamo portando in Europa e che, non volendo essere d’impiccio per nessuno, accettiamo di andarcene in maniera che i paesi elencati ma anche tutti gli altri, possano ritornare ad avere notti serene.

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