A te che vuoi tagliare i parlamentari perché so’ tutti zozzoni: chiedimi chi era Di Vittorio
di LORENZO D’ONOFRIO (FSI-Riconquistare l’Italia Pescara)
Vedi, nella vita c’è il bene e c’è il male, ci sono e sempre ci saranno onesti e disonesti, competenti e incompetenti, patrioti e traditori. Poi c’è (o dovrebbe esserci) la lotta di classe, c’è (e ci sarà sempre) il conflitto fra interesse privato e interesse pubblico, la cui ottimale composizione dipende sempre dal numero e dalla qualità delle persone disposte a schierarsi a difesa dell’uno o dell’altro. A te “piace” vedere solo il peggio della nostra vita repubblicana e solo alcuni beceri personaggi… del resto da almeno 30 ti ripetono che il Paese è TUTTO marcio e che è sempre stato così… e ormai te ne sei convinto. Ma la nostra democrazia non è stata solo quello, è stata anche, per dirne uno fra i tanti, Giuseppe Di Vittorio.
La nostra vita repubblicana è stata lotta fra forze popolari che rivendicavano la concreta attuazione delle conquiste sancite (solo sulla Carta) nella nostra Costituzione e élite capitaliste interessate alla prevalenza dei loro interessi, privati, rigorosamente privati. Finché quelle lotte popolari hanno visto la partecipazione dei cittadini e dei partiti responsabilizzati da quella partecipazione (e da quel controllo che si esprimeva sia nelle sezioni di partito che nelle urne elettorali), gli esiti sono stati certamente diversi da quelli attuali (nonostante le tante magagne che è impossibile negare, ma che non sono una nostra esclusiva).
Oggi è saltato tutto e la tenuta del sistema democratico è quantomai a rischio.
Anche io detesto ciò che è diventata questa nostra “democrazia”… e ti assicuro che è molto peggio di come sembra, anche perché ogni riforma che viene proposta da questa classe dirigente non fa che limitare le forme di partecipazione democratica, rendendo sempre più difficile far politica al di fuori dagli schemi e dalle logiche di quei gruppi di potere che sono gli attuali “partiti”. Ma il taglio dei parlamentari che tanto desideri non solo non migliorerà la tua vita, ma blinderà in Parlamento proprio le persone che tu detesti e finirà per sbarrare la strada all’emersione di forze realmente popolari e che si ispirino sinceramente ai valori costituzionali.
Il tuo voto è responsabilità, e una riforma costituzionale così importante merita almeno un approfondimento e delle riflessioni, che non siano il solito “mandiamoli tutti a casa” o “non sarà molto ma almeno qualche euro lo risparmiamo”. Poi, ci mancherebbe, sei libero di decidere ed esprimerti come meglio credi, è un tuo diritto e siamo ancora, almeno formalmente, in democrazia… per ora… #IOVOTONO
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