Cecità e vaccini
di STEFANO ROSATI (FSI-Riconquistare l’Italia Rieti)
In linea di principio non sono contrario ai vaccini e nemmeno all’obbligo vaccinale laddove ne ricorrano i presupposti costituzionali (riserva di legge da intendere come riserva di Parlamento). Tuttavia mi sembra che, in questa specifica situazione, il vaccino sia una soluzione tutta interna al modello capitalista globalista in cui viviamo. Modello che però è la vera e unica causa di questi fenomeni pandemici. Il vaccino è quindi un palliativo che forse attenua ma non risolve nessun problema.
Abbiamo avuto 4 pandemie in soli 20 anni: Mers, Sars, Suina e Coronavirus. Tutte caratterizzate da zoonosi (il salto di specie, passaggio del virus dall’animale all’uomo). Le pandemie sono state possibili per motivi notissimi. Il libro Spillover del 2011 descrive esattamente quanto sta accadendo ora ma ci sono articoli anche del 2003 che prevedevano gli elementi principali dello scenario, come quello di Peter Daszak.
Le cause di questi fenomeni sono lo sfruttamento intensivo delle risorse naturali (allevamenti di animali super intensivi e deforestazione, iperaffollamento dovuto all’imponente inurbazione richiesta dal sistema produttivo e logistico) e libertà assoluta, sfrenata, parossistica di circolazione di capitali servizi merci e persone. Insomma il virus esiste da sempre, se ne sta lì, nella foresta, noi ci appropriamo dei suoi spazi, poi gli creiamo con allevamenti super intensivi le possibilità per crescere e proliferare e infine di spargersi per il mondo grazie a uno modello economico basato sul movimento isterico di capitali merci e persone.
Le cause sono quindi note. Ma nulla è stato cambiato in questi 20 anni. Nulla. L’infrastruttura sociale che le produce non è stata nemmeno scalfita. Si punta sul vaccino perché si pensa che possa consentire di tornare al modello precedente apportando solo i cambiamenti che erano già in agenda, voluti cioè dalle élite (lotta al contante, auto elettriche etc etc) e del tutto funzionali all’inasprimento del modello predatorio su cui si regge la nostra società.
Il vaccino, oltre ad essere un enorme occasione di profitti per alcuni, sembra essere più necessario per salvare il sistema, la sua stabilità, che noi. Non c’è alcun cambiamento, si prosegue a vele spiegate verso il baratro. Questa è cecità di sistema. La farsesca processione che ci ha portato in dono le sacre fiale ci dà però un’esatta rappresentazione- ancora una volta – del punto da colpire per poter tornare a progettare un futuro diverso. Ed è lo stesso punto da cui promana l’oppressione economico finanziaria ora incarnata dal mes e dal recovery fund.
L’Unione europea ci porta in dote vaccini e nuovi debiti per tenerci ancora e per sempre sottomessi, legati in un sistema autodistruttivo.
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