Contavano le T.I., non i contagi, ricordate?
di DAVIDE VISIGALLI (FSI-Riconquistare l’Italia Genova)
In Svezia le scuole sono aperte, praticano il distanziamento sociale senza obbligo di mascherina in classe. Agli antipodi del nostro modello (per quelli che “tutti stanno facendo le stesse cose”).
Uno studio riportato sul “New England Journal of Medicine”, non il blog di “Repubblica”, dice che:
- su quasi 2 milioni di bambini (0-16), 15 sono andati in terapia intensiva per Covid-19, nessun decesso;
- su 100mila insegnanti, 30 sono andate in terapia intensiva, con un rischio relativo uguale ad altri lavoratori per l’asilo e addirittura più basso della metà per la scuola. Non si sanno i morti ma anche se fossero stati tutti e 30, la sostanza non cambia.
Vi ricordo che le misure che sono state prese servivano non per limitare i contagi, ma per evitare la saturazione delle terapie intensive. Sembra chiaro che tenere le scuole aperte non incida sul carico delle terapie intensive. Ma qui implementiamo il principio di massima precauzione di Speranza.
Sono tempi stupidi ma interessanti.
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