Solidarietà per i lavoratori e difesa del lavoro?
di ANDREA D’AGOSTO (RI Bari)
Oggi gli appelli in favore dei lavoratori, del lavoro e la solidarietà a favore di coloro che non riescono a lavorare si sprecheranno. La cosa più curiosa è che questi appelli provengono in buona parte dalla “sinistra” libertaria, quella per intenderci, che sostiene il governo di Mario Draghi, che sostiene l’UE, l’EURO e la BCE.
Allora, un cittadino politicamente consapevole dovrebbe comprendere che chi fa questo tipo di appelli, sostenendo che si può manifestare a favore dei lavoratori, del lavoro e dei disoccupati restando dentro la gabbia del vincolo esterno imposto dall’UE, che regola le politiche a sostegno del lavoro attraverso il NAIRU, ovvero Tasso di disoccupazione di inflazione stabile, o, appunto, NAIRU (Non-Accelerating Inflation Rate of Unemployment), ovvero il tasso di disoccupazione che mantiene costante il livello d’inflazione e, quindi, crea un meccanismo di difesa della rendita finanziaria, lo prende in giro.
Sino a quando le politiche statali saranno condizionate da questo sistema esterno, il lavoro sarà condizionato da questi marchingegni, che difendono la rendita finanziaria, e non si può manifestare alcuna solidarietà ai lavoratori e non si può difendere né il lavoro né tantomeno il diritto al lavoro.
È risaputo che rendita finanziaria e lavoro non si conciliano e chi difende la prima attacca e distrugge il secondo, o meglio distrugge il concetto stesso di diritto al lavoro.
Commenti recenti