Tempi duri
di FEDERICO MONEGAGLIA (RI Trento)
Cinquanta anni di banalizzazione istituzionalizzata della prima metà del ‘900. Insegnanti di scuola totalmente impreparati che raccontano il nazifascismo come una lotta tra persone buone e persone cattive, dove il bene ha sconfitto il male. Dunque basta essere, o meglio dichiararsi (fare coming out) dalla parte del bene, per poter etichettare come “fascismo” tutto ciò che è altro da sé.
Per poi alla fine trovarsi, senza nemmeno rendersene conto, a sostenere le più discriminatorie politiche da (almeno) 80 anni a questa parte, in cui un ministro dell’istruzione instaura di fatto una ghettizzazione orizzontale di bambini non vaccinati, “per colpa dei quali” anche i bambini che hanno ricevuto la benedizione dovranno comunque rimanere imbavagliati dietro una mascherina che ormai è più un simbolo di sottomissione che una profilassi sanitaria.
Giornali autoproclamatisi (sic) “comunisti” e “socialisti” che plaudono all’inasprimento del carattere autoritario di un governo che ha completamente esautorato il parlamento e che emana a mezzo decreto quanto di più vicino alle leggi fascistissime si sia visto nell’intero secolo scorso. Virologi, che ricoprono il ruolo che una volta era dei predicatori, che sfilano al cinema a fianco delle star del cinema, in una involuzione edonistica che ricorda più quella di un regime in crisi che di uno al suo apice.
Dopo ormai quasi due anni di autoflagellazione pietistico-penitenziale, in cui intere nazioni si sono convinte dell’utilità di rinunciare al piacere e alla socialità, mentre un diffuso integralismo morale spingeva tutti alla delazione di chi non si piegava a questa autopunizione, oggi è stato trovato l’ennesimo capro espiatorio, dopo i runners, dopo quelli che facevano le vacanze al mare (magari con il bonus vacanze del governo) “e non pensavano ai morti”, dopo quelli che chiedevano di aprire gli impianti da sci (all’aperto!), per i continui fallimenti di una gestione pandemica sclerotica e autistica: i “novax”. Questi infedeli miscredenti, le cui ragioni nessuno vuole ascoltare perché già solo il fatto che esistano, che ci siano persone che mettono in dubbio la Verità, è considerato un sacrilegio.
E non è un caso che la società autoproclamatasi Inclusiva, quella del Restiamo Umani, quella Accogliente e Responsabile, si riveli poi la più autoritaria, escludente e nazifascista degli ultimi 70 anni. Quando si è Buoni, Non Violenti, Pacifisti, non resta che animalizzare, bestializzare l’avversario, per poterne giustificare la soppressione, e ciò porta ad una violenza che contro un fratello difficilmente si è in grado di porre in essere.
Già il fatto che siete lì a giustificare che “non è la stessa cosa” (e come potrebbe esserlo?), che “siamo in emergenza” (la Germania negli anni Venti invece andava alla grande, già), che c’è una “pandemia” (allora c’era la crisi economica), che “i regimi sono altri” (giusto, loro sono senz’altro registrate presso l’anagrafe delle dittature, noi invece stiamo a posto) significa che avete già il cervello immerso in questo letame.
Ci aspettano tempi duri.
Azzeccatissimo… peccato che gli italiani, come molte altre nazioni, il così detto cervello è finito nel cesso.