Sovranità del consumatore, sovranità del risparmiatore e sovranità dello Stato

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2 risposte

  1. Tonguessy ha detto:

    La libertà del consumatore di rovinare lo Stato (che si fa portavoce della libertà assoluta del consumatore tramite le proprie politiche neoliberiste) si rende palese nei nomi dei partiti, costantemente impegnati a coltivare tale mito della libertà: Popolo della Libertà, Futuro e Libertà, Sinistra ecologia e Libertà.

    Ovviamente le idee di condivisione, eguaglianza, fratellanza sono state abbandonate da tempo, nel nome di quella Libertà che genera consumo.

    La Libertà diventa così un articolo di lusso per schiavi: tanto più se ne parla quanto meno se ne gode. E quando mai si presenta viene costantemente barattata con gadget che creano l'illusione di avere ricevuto qualcosa di importante.

    Questa società si basa su questo scambio costante: io ti do questo oggetto affinchè tu possa godere appieno della tua Libertà. Nella realtà succede l'esatto contrario, perchè è l'oggetto che svilisce e riduce a mera merce la Libertà.

    Ovviamente in queste condizioni l'unica sovranità esistente è quella del consumatore, dato che "la vera società non esiste", come ci informo la paladina del neoliberismo Margaret Thatcher. Esistono solo i consumatori. E la loro sovranità.

  2. sandro ha detto:

    i soldi in linea di principio stanno in meglio in mano alle banche che allo stato.

     

    le banche con la riserva frazionaria possono generare un ritorno sui risparmi, molto più alto del moltiplicatore del reddito nazionale ottenibile con la spesa pubblica.

    s eho 100 uero in banca, con riserva  al 2% posso fare prestiti-investimenti industriali per 50 volte tanto. se pago tasse e spesa pubblica per 100, il ritorno massimo sul reddito nazionale è 10 volte, non 50.

    certo gli imprenditori dovrebbero investire e non speculare, e le banche pubbliche i etiche prestare denaro a chi lo mwerita usandolo per il bene comune e non proprio.

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