La fiera degli egoismi
di DAVIDE VISIGALLI (RI Genova)
Nell’ottica “dagli all’untore” passa in sordina la gestione delle terze dosi, esattamente uguale a quella fallace delle prime, inseguendo la percentuale di vaccinati totale invece di una corretta priorità di vaccinazione (zona verde nel grafico).
La stessa strategia che a marzo ci ha fatto ottenere quasi 10mila morti in più di quelli che potevamo avere, ma guai a parlarne. In pieno autunno vacciniamo a caso (seguendo i ciechi egoismi di eserciti di giovani paranoici) chi si presenta all’hub invece di vaccinare con urgente priorità gli over 80 (che, oltre ad essere i più fragili, sono quelli che in buona parte, hanno fatto il vaccino da più di 6 mesi).
Per risolvere questo problema, Speranza sta pensando di ridurre a 5 mesi il tempo per poter somministrare la terza dose. Logica ferrea. Perché, se non l’avete capito, la corsa sfrenata alla vaccinazione in Italia è semplicemente volta ad accreditarsi verso l’impero, come esecutore implacabile degli ordini stranieri, non certo per proteggere la salute della popolazione nel modo migliore possibile.
Ognuno insegue il proprio egoismo in linea con l’era in cui viviamo. Niente di nuovo, per carità.
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