Omicron: the Good, the Bad and the Ugly
di DAVIDE VISIGALLI (RI Genova)
Primi dati sulla variante Omicron (qui il report britannico).
– La variante Omicron diventerà predominante entro fine anno.
In Sudafrica la è già, in Danimarca è al 50% dei casi e in UK lo sarà entro fine mese. Sostituirà la Delta. Ormai è quasi certo.
– È molto più contagiosa della Delta.
Su questo ci sono pochi dubbi. I dubbi sono sempre sulla trasmissibilità che per ora sembra uguale. Inoltre presenta una delezione particolare che non fa riconoscere il gene S nei test, quindi al momento è sicuramente sottovalutata soprattutto in Italia, dove si fanno pochissimi sequenziamenti.
– Evade in parte l’immunità vaccinale e quella naturale.
Dati preliminari. L’efficacia del vaccino nel prevenire il contagio è bassa con due dosi (quasi nulla con AZ), è buona con la terza dose (75%), comunque bassa per essere la copertura iniziale ed è ignoto quanto duri. Nulla si sa sull’efficacia sulla gravità, ma probabile sia più alta, visto i precedenti.
-Sembra meno aggressiva.
Pochi dati per dirlo ma dirompenti. Su 600 casi certificati in UK, nemmeno un ospedalizzato. Così come si può notare dalle curve sudafricane e danesi.
A cosa sia dovuta, al virus o al “muro immunitario” ottenuto al momento è difficile dirlo.
Per quanto riguarda “il brutto”, mi riferisco come sempre alla strategia italiana di gestione pandemica. Chiudere i voli dal Sudafrica, il green pass (super o mega), terza dose senza priorità di età, e vaccinare con due dosi gli under 18, risultano essere misure sempre più inutili e anche controproducenti.
In un paese con più morti, meno prestazioni sanitarie, meno Pil e più disoccupati in UE. Per essere governati dal migliore, non male.
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