Conte è stato un disastro
di STEFANO ROSATI (RI Rieti)
Faccio mie queste riflessioni di Stefano D’Andrea. L’atteggiamento di focalizzazione delle politiche su singole persone porta a non capire bene che il nemico è sempre collettivo (così come la soluzione è sempre collettiva, ossia di ‘partito’ e mai individuale come i moralisti globalisti vorrebbero far credere con la retorica del piccolo gesto che salverà il mondo). Pertanto le cose non si risolvono con la sostituzione di un capo con un altro. Cerchiamo di crescere!
“Conte, per quanto riguarda la gestione pandemica, nel periodo in cui era Presidente del Consiglio, è stato il peggior politico al mondo:
1) primo a pretendere l’auto-certificazione, in seguito richiesta, in Europa, soltanto da Spagna e Francia;
2) Dad obbligatoria (fino a giugno) anche per prima e seconda elementare, per prima media e prima classe delle superiori (la confinante Svizzera non ha chiuso nemmeno un giorno);
3) ambigua e furbesca norma sulla mascherina all’aperto, che serviva soltanto a promuovere la sociopatia negli elementi più deboli del popolo italiano;
4) ricorso sistemico ai dpcm;
5) primo a prevedere il “coprifuoco”, in seguito adottato da pochissimi Stati al mondo;
6) biblioteche universitarie chiuse per molti mesi, con libri che erano disinfettanti per 10 giorni quando i bar avevano già riaperto e ci si appoggiava ai banconi appena toccati da altri.
E si potrebbe continuare all’infinito.
Conte non è l’alternativa a Draghi ma è colui che ha tracciato il solco che in seguito Draghi ha proseguito.”
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