Il nuovo governo dei migliori (vincolo interno e vincolo esterno)
di GILBERTO TROMBETTA
Oggi l’uscente (si fa per dire) Governo Draghi presenterà la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza (Nadef). Il 13 ottobre si terrà la prima seduta delle nuove Camere nella composizione uscita l’altro ieri dalle urne. Due giorni dopo, il 15 ottobre, il nuovo Governo dovrà presentare il Documento programmatico di bilancio (Dpb). Il 20 ottobre toccherà poi il disegno di legge di bilancio. La nuova finanziaria andrà approvata entro il 31 dicembre per evitare l’esercizio provvisorio.
Sempre entro fine anno, il nuovo Governo dovrà centrare i 26 obiettivi imposti dal PNRR. Pena perdere la prossima rata del mutuo targata UE (che sarebbe una benedizione, ma questo è un altro discorso). Per quanto riguarda la Nadef, vale la pena ricordare che la spesa prevista per il 2023, fissata al 3,9% del PIL, dovrà essere rivista nettamente al ribasso a causa della contrazione del PIL.
A parità di cifre previste, infatti, il rapporto deficit/PIL sarebbe di circa il 5% (appunto per la contrazione del PIL). Per questo la UE ci chiede un correttivo nell’ordine di circa 1,4 punti percentuali. Si passerebbe per intenderci da 60 miliardi a circa 2/3 (40 miliardi). Un plastico esempio del famigerato pilota automatico.
Intanto, fuori dall’Italia, il dittatore ungherese Orban vuole indire un referendum per fare esprimere la popolazione sulle sanzioni alla Russia, visto che sono proprio i cittadini a pagarne le conseguenze. Dalla Germania veniamo a sapere che sia il Nord stream 1 che il 2 sono stati oggetto di operazioni di sabotaggio e sono quindi inutilizzabili. Impossibile non ricordare le dichiarazioni di Biden di febbraio alla presenza del cancelliere tedesco Scholz. Biden: «Non ci sarà più nessun Nord Stream 2. Porremo fine a tutto questo». Giornalista: «Ma come farete, esattamente, dal momento che il progetto è sotto il controllo della Germania?». Biden: «Ve lo prometto, saremo in grado di farlo».
Insomma, la guerra degli Stati Uniti contro l’economia e i popoli europei procede alla grande.
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