L’autonomia differenziata è la fine dell’unità nazionale
di ANDREA CORRITORE
Da anni tutte le forze politiche, sia quelle di presunta sinistra che quelle di presunta destra, stanno portando avanti lo scellerato progetto dell’autonomia differenziata su spinta delle regioni del nord, oramai diventate contoterziste e subfornitrici dell’industria tedesca.
Autonomia differenziata significa disarticolare l’unità nazionale per fare gli interessi di un piccolo gruppo di imprenditori esportatori italiani da un lato, di nazioni straniere (la Germania) dall’altro. E questa è una conseguenza della perdita di sovranità: quando non sei più uno Stato sovrano, sei preda degli appetiti dei tuoi concorrenti, che sfruttano le tue divisioni interne a loro vantaggio.
Non è una novità: gli Austriaci facevano lo stesso con il Lombardo-Veneto nell’Ottocento, prima del Risorgimento.
Evidentemente la storia non ha insegnato nulla.
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