Un’economia di carta
di ANNA PAOLA USAI
Soprattutto nel mondo occidentale è cresciuta in modo spaziale, una tremenda bolla finanziaria: le BC hanno “stampato” valanghe di moneta dandola principalmente alla finanza speculativa, arricchendola e rendendo potentissima nel mondo. Questi soldi sono stati utilizzati dalla finanza per investire in asset speculativi e creativi in giro per il mondo, per comprare titoli che oggi non valgono più nulla, perché questi debiti non saranno mai ripagati, quindi valgono zero.
Questa è l’economia di carta occidentale, lontana dal mondo reale, ma in grado di travolgere tutto. In questo quadro, se il dollaro perde il suo ruolo di moneta di riferimento mondiale e si svaluta, crolla tutto il castello di speculazione che finora è ancora in piedi, esplode la bolla, ci sarà un terremoto economico, politico e finanziario.
Il mondo ne sarà ridisegnato. Gli USA perderanno il ruolo di potenza mondiale e saranno molto molto ridimensionati: unica nota positiva in questo scenario terribile è che gli passerà la boria. Gli USA quindi non possono perdere la guerra con la Russia, perché metterebbe in pericolo il ruolo del dollaro nel mondo, perché perderebbe tutto: è questo in gioco!
Mentre a noi (la vile politica italiana) dicono che stiamo difendendo la “democrazia”, che dobbiamo affamarci per questo, che dobbiamo morire per questo! Ma la verità è che siamo colonie statunitensi e le nostre classi politiche hanno deciso da che parte stare, a loro non importa della nostra sorte, le tasche sono già piene e il futuro assicurato.
Solo la consapevolezza ci salverà: allora saremo in grado di dare una risposta politica che esprima un NO, NON CI STIAMO!
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